In Puglia e Basilicata
IL RICONOSCIMENTO ALLE COSTE
L'incanto di Castro Marina
10 Maggio 2022
Redazione online
PUGLIA - Diciotto «Bandiere Blu», con tre nuovi ingressi e due uscite. È questo il verdetto per la Puglia sul riconoscimento internazionale assegnato alle località turistiche balneari che soddisfano criteri di qualità relativi alla pulizia delle spiagge, delle acque di balneazione ed ai servizi offerti.
In provincia di Foggia il tributo «blu» promosso dall'Environmental Education (FEE) europea, va alle località costiere di: Rodi Garganico, Peschici, Zapponeta nel Foggiano; Margherita di Savoia e Bisceglie della Bat; Polignano a Mare e Monopoli nel Barese; Fasano, Ostuni, Carovigno nel Brindisino; Castellaneta, Maruggio e Ginosa nel Tarantino; Melendugno, Castro, Salve, Ugento e Nardò nel Leccese. In Puglia quest'anno non sono state confermate come «Bandiera Blu» Isole Tremiti e Otranto.
Sono 210 i Comuni italiani che quest’anno hanno ottenuto la Bandiera Blu, il riconoscimento alle località rivierasche e ai porti turistici più incontaminati e sostenibili, assegnato dalla Fondazione per l’educazione ambientale (Fee), ong internazionale con sede in Danimarca. La Liguria conferma 32 località. Seguono con 18 Bandiere la Campania, la Toscana e la Puglia. Di questa Castro, Rodi Garganico (foto in alto) e Ugento (foto in basso) sono le new entry. Non confermate, invece, le Isole Tremiti e Otranto.
I vessilli della regione Puglia sono 18, con tre nuovi ingressi (Castro, Rodi Garganico e Ugento) e due uscite (isole Tremiti e Otranto). Ecco dove si trovano le spiagge più belle nella Regione.
In provincia di Barletta-Andria-Trani: Margherita di Savoia e Bisceglie (in foto). Credits: Wikimedia Commons
In provincia di Bari: Polignano a Mare (foto) e Monopoli
In provincia di Brindisi: Fasano, Ostuni (foto), Carovigno
In provincia di Taranto: Castellaneta, Maruggio e Ginosa (foto). Credits foto: Wikimedia Commons
In provincia di Lecce: Melendugno (foto), Castro, Salve, Ugento e Nardò
«Il mare è la nostra ricchezza. Un patrimonio di bellezza inestimabile, che ci invidiano in tutto il mondo. Le 18 bandiere blu che l’Ong internazionale Fee ha riconosciuto alla Puglia, una in più dello scorso anno, confermano il valore del nostro impegno nella tutela e valorizzazione del mare e dell’ambiente, la qualità della depurazione delle acque, l’efficacia del maggior controllo delle coste e dell’aumento dei servizi». Lo afferma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in un post su Fb. «Un impegno grazie al quale - evidenzia - oggi siamo fra le prime tre regioni italiane. Continueremo a custodire il nostro eccezionale capitale naturale e a condividerlo con quanti sceglieranno la Puglia per trascorrere le loro vacanze».
«La Città di Otranto quest’anno perde la Bandiera Blu, anche se i motivi prescindono dalla responsabilità di amministratori e cittadini. La Bandiera Blu non è stata assegnata alla Città di Otranto unicamente per non aver raggiunto il requisito imperativo di una raccolta differenziata maggiore del 40%. Il dato che ci penalizza è indipendente dalla nostra volontà» dichiara il Sindaco Pierpaolo Cariddi, che spiega: «Il Comune di Otranto è uno dei 22 comuni dell’Aro7/Le che attendono da anni la nuova gara da parte di AGER – Regione Puglia che ci consentirebbe di attivare la raccolta porta a porta. Poiché il tempo dell’attesa e della pazienza si è esaurito - prosegue il primo cittadino - proprio in questi mesi, in sede Aro7/LE, si è deciso di procedere in autonomia alla costituzione di una Società in house che ci permetterà di elaborare un progetto con nuovi investimenti e implementazione di servizi, tra cui la raccolta dell’organico».
«Melendugno anche per questo anno è Bandiera blu. Come sapete in questa località insiste il gasdotto Tap. La marea di insulti e di minacce ricevute nel corso degli anni ha prodotto in me ferite enormi. Si sono lacerati rapporti di antica data, nel nome di un becero populismo. Nessuna scusa basterà a sanare queste ferite». Lo scrive sul suo profilo fb la copresidente di Italia Viva Teresa Bellanova, viceministra delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili.
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