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Xylella in Puglia: lavori di tutela entro il 20 aprile, a maggio l'espianto

 
Redazione Primo Piano

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ulivi colpiti da xylella

Accolta la richiesta della Cia-Agricoltori italiani. Tempi più lunghi nelle zone fino a 200 metri di altitudine

Venerdì 15 Aprile 2022, 07:37

BARI - Xylella, la regione Puglia, accogliendo una precisa richiesta della Cia-Agricoltori Italiani, ha prorogato al 20 aprile (il termine fissato in un primo momento era il 10 aprile, ndr) il termine ultimo per le lavorazioni obbligatorie di contrasto alla diffusione del vettore della Xylella nelle zone fino a 200 metri di altitudine.

I comuni che ricadono nella zona altimetrica fino a 200 metri sul livello del mare sono i seguenti: Alberobello, Ceglie Messapica, Crispiano, Locorotondo, Casamassima, Cisternino, Gioia del Colle, Martina Franca, Castellana Grotte, Conversano, Laterza, Mottola, Noci, Putignano, Sammichele di Bari e Turi, oltre che nei comuni ricadenti nella zona contenimento e cuscinetto.
Soddisfazione è stata espressa da Cia Agricoltori: «Tale proroga permetterà agli agricoltori e a tutti i soggetti interessati dalle lavorazioni obbligatorie di adempiere al proprio dovere». La decisione è stata assunta dalla Regione Puglia con atto dirigenziale del Dipartimento agricoltura, sviluppo rurale e ambientale

Intanto a maggio saranno avviati gli espianti degli ulivi secchi a causa della Xylella fastidiosa grazie alle banche dati del catasto olivicolo di Agea come strumento di verifica del numero di piante di olivo danneggiate già in possesso della pubblica amministrazione. È quanto ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, nel corso del Consiglio provinciale di Lecce di Coldiretti che aveva sollecitato le procedure di espianto con gli agricoltori che vogliono tornare a lavorare e a produrre in Salento.

«È un fondamentale contributo per favorire la resilienza ambientale e il paesaggio dell’area colpita dalla Xylella, in quanto il batterio killer degli ulivi ha provocato il disseccamento di migliaia di ettari arborati, oltre 90mila ettari di superficie olivetata in provincia di Lecce, un territorio esteso a rischio desertificazione e incendi», afferma Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Lecce.
Annunciato anche il secondo bando per la salvaguardia degli ulivi monumentali attraverso la pratica degli innesti – aggiunge Coldiretti Puglia - per cui sono a disposizione 2,2 milioni di euro del Piano per la rigenerazione olivicola, dopo che Xylella ha fatto scomparire per sempre 1/3 degli ulivi monumentali in Puglia, privando l’Italia di storici esemplari di inestimabile valore sul piano storico, ambientale, economico ma anche occupazionale.

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