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Foggia, Landella dal gip forse giovedì ma l'avvocato chiede più tempo

 
Redazione Foggia

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Foggia, Landella dal gip forse giovedì l'avvocato chiede più tempo

Curtotti: «Otto faldoni da leggere, ma quanta credibilità ad Iaccarrino»

Domenica 23 Maggio 2021, 08:30

FOGGIA - La difesa parlerà, ma non subito. L’avvocato Michele Curtotti, legale di Franco Landella, ha chiesto un po’ di tempo al Gip Antonio Sicuranza per poter leggere otto faldoni di carte e costruire l’argine per il suo assistito. L’interrogatorio di garanzia avrebbe dovuto esserci già domani, lunedì 24, il giorno in cui l’ex sindaco (dimissionario dal 4 maggio) avrebbe dovuto sciogliere la riserva sulle dimissioni, se confermarle oppure rientrare in gioco com’era anche nelle previsioni fino a qualche tempo fa. Ci ha pensato la Procura a decidere per lui, Landella quando si è presentato dai magistrati Bray e Infante per rendere dichiarazioni spontanee riguardo l’inchiesta aveva probabilmente il destino già segnato. Ne è convinto ora l’avvocato Curtotti che aveva accompagnato il sindaco dai magistrati proprio perchè venisse messa agli atti la sua deposizione. I magistrati si limitarono ad ascoltarlo. «Il sindaco era pronto a chiarire in quell’occasione - ricostruisce adesso Curtotti - ma non gliene hanno dato la possibilità. Aveva chiesto ai magistrati di fargli pure delle domande, si era recato in procura con la documentazione sotto il braccio che avrebbe potuto chiarire alcuni dei passaggi oggi contestati in quell’ordinanza che mette insieme una serie di fatti che pongono a mio avviso anche una serie di dubbi e interrogativi. Probabilmente avevano già deciso per l’arresto».

Il contraddittorio si aprirà adesso, probabilmente se non lunedì l’ex sindaco verrà ascoltato in procura giovedì prossimo. I tempi dell’inchiesta appaiono stretti, oltretutto l’indagine della procura va avanti e potrebbe riservare nuovi colpi di scena come ammesso venerdì in conferenza in questura dal procuratore capo Ludovico Vaccaro. Ma i fatti narrati in quella conferenza hanno parecchio indispettito Curtotti: «Mi chiedo quando finirà la liturgia dei giudizi morali e si affronteranno le questioni per quel che sono. I fatti contestati meritano un’analisi più approfondita, occorre soffermarsi sui personaggi coinvolti che costituiscono per la procura fonte di prova».

Ad esempio l’ex consigliere comunale Leonardo Iaccarrino che in carcere avrebbe rivelato la polpa delle accuse rivolte a Landella: «Lo sanno tutti che Iaccarrino era nemico giurato del sindaco - attacca Curtotti - sono stupido da quanta credibilità venga attribuita dai magistrati a un personaggio come Iaccarrino. Ma al di là di questo, invito a soffermarsi sui particolari: c’è una registrazione del primo incontro fra Landella e l’imprenditore Azzariti, grande amico di Iaccarrino (oggetto della tentata concussione per una tangente di 300mila euro: ndr) in cui, lo dice lo stesso accusatore, Landella non fa alcuna richiesta economica. Le domande che rivolge il sindaco anzi riguardano la solidità dell’azienda, si preoccupa se l’appalto (per la pubblica illuminazione della città di Foggia, appalto da 53 milioni: ndr) verrà eseguito in tempi rapidi. Ma poi stranamente nei due successivi incontri in cui Landella avrebbe chiesto i soldi all'imprenditore, non viene registrato alcunchè».

Altra anomalia, secondo il difensore dell’ex sindaco, la descrizione che emerge dell’ufficio di gabinetto e del presunto ruolo di “spartitrice di mazzette” avuto dalla moglie di Landella, Daniela Di Donna: «In un ufficio di gabinetto che normalmente è un porto di mare ve lo immaginaste qualcuno a distribuire buste con dentro dei soldi a chiunque passi lì davanti? Ma c’è dell’altro che non quadra: Landella ha depositato in procura sei querele nei confronti di Iaccarrino. Riguardo all'altro filone, i 32mila euro che sarebbero stati versati dall'imprenditore Tonti a Landella, mi risulta che l'imprenditore chiamato in causa non sia mai stato ascoltato. e che il suo avvocato difensore, l'avvocato Forcelli, stia preparando una denuncia nei confronti di Iaccarrino e soci».

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