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Potenza, il bar del Tribunale gestito dal clan

 
Redazione online (Foto Tony Vece)

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Potenza,  il bar del Tribunale gestito dal clan

il Bar del Tribunale sequestrato dalla polizia

Scacco ai Riviezzi: le dichiarazioni del procuratore Curcio

Martedì 27 Aprile 2021, 11:39

18:44

Potenza - Il sequestro del bar all’interno del Palazzo di Giustizia, eseguito stamani dalla Squadra mobile del capoluogo lucano, «ha un forte valore simbolico». Lo ha detto il Procuratore distrettuale, Francesco Curcio, nel corso della conferenza stampa sull'operazione antimafia «Iceberg» che stamani ha portato a 17 ordinanze (undici persone in carcere, tre ai domiciliari e tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria).
Curcio ha inoltre evidenziato che «c'è evidentemente qualcosa che non va nel controllo antimafia» e ha «ribadito la richiesta di avere la Dia nel capoluogo lucano», anche in relazione alla presenza di clan mafiosi nell’area del Metapontino.
All’operazione condotta della Polizia contro il clan Riviezzi di Pignola, alle porte del capoluogo lucano, ha «offerto un importante contributo - ha aggiunto Curcio - anche la Guardia di Finanza, che ha fatto luce su alcuni passaggi societari». Il clan Riviezzi «influenzava - ha evidenziato il Procuratore che ha coordinato le indagini insieme al pm Gerardo Salvia - anche l’attività dell’amministrazione comunale di Pignola, con la capacità tipica mafiosa di far paura e intimidire pure gli amministratori pubblici».

L’opera della criminalità organizzata in Basilicata e «anche in provincia di Potenza» è un fenomeno che fa registrare «non di rado una sottovalutazione», ha aggiunro il procuratore distrettuale antimafia Francesco Curcio, che  ha definito «di assoluto rilievo» il risultato dell’operazione contro il clan Riviezzi

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