La masseria è stata scoperta e posta sotto sequestro dagli agenti del comando stazione del Corpo Forestale dello Stato di Ostuni. Imprigionati nelle gabbie c’erano una trentina di cani, alcuni con rogna e altre malattie. Erano chiusi a gruppi nelle anguste gabbie ricavate nell’immobile che occupa una superficie di circa 350 metri quadrati, in contrada Cantagallo, a circa un chilometro da Santa Sabina, rinomata marina di Carovigno. Il lager si trova a breve distanza dal cavalcavia a monte della strada provinciale 379.

Dall’interno della costruzione giungevano latrati e rumori strani. Un abbaiare continuo e disperato che ha insospettito gli agenti. Quando l’ingresso è stato forzato lo spettacolo apparso alla Forestale è stato terribile. Ai loro occhi è apparso un lager nel quale tante bestie vagavano insofferenti.

Al contempo, si avviavano le indagini per risalire al possessore della masseria e dei cani ma, sino a questo momento, pur avendo identificato il proprietario, ancora non è emerso alcun responsabile per cui, in attesa di ulteriori verifiche, a conclusione di una complessa operazione, si è proceduto a sequestrare l’immobile e a inoltrare una denuncia verso ignoti. Gli atti sono stati trasmessi al pubblico ministero di turno, dott. Adele Ferraro.
L’intera attività si va ad inserire in una più ampia azione di vigilanza e controllo del territorio condotta dal comando stazione della Forestale ostunese, ma anche di tutto il Comando di Brindisi per smascherare altre situazioni di abusivismo. Spetterà agli agenti della Forestale attivare tutta una serie di indagini (che non si presentano di facile soluzione) e per le quali saranno necessarie diversi accertamenti oltre che all’effettuazione di altre attività di riscontro al fine di verificare chi effettivamente utilizzava quei locali diroccati nella zona marina del territorio carovignese, lontano da occhi indiscreti e dov’era stato ricavato un canile abusivo.
Ma soprattutto, si indagherà sugli scopi. Si intende, infatti, fare chiarezza sulla sorte che sarebbe toccata alle povere bestie tenute lì dentro prigioniere.
EMILIO GUAGLIANI