Presidente Bardi, tra «mal di pancia» e cambi di casacca con scosse di assestamento sulla maggioranza, il suo Governo sembra poggiarsi su un campo minato. Teme che la coalizione possa essersi indebolita?
«Il patto di coalizione di centrodestra non è assolutamente messo in discussione».
Ma il peso specifico delle forze che la sostengono è cambiato. Ripercussioni sulla Giunta?
«Una cosa sono le legittime aspirazioni individuali, un’altra la tenuta del Governo. In un quadro politico nazionale profondamente mutato, con Draghi premier, c'è chi ha fatto delle valutazioni spostando il proprio raggio d’azione, magari perché non si ritrova in una maggioranza multicolore in parlamento. In ogni caso ha scelto di restare all’interno del centrodestra. Mi sarei preoccupato se ci fossero state migrazioni verso il centrosinistra».
Fratelli d’Italia, con i quattro consiglieri, oggettivamente sposta gli equilibri interni alla coalizione. Si aspetta qualche rivendicazione. O c’è già stata?
«Nessuno, né a Roma, né a Potenza, mi ha chiesto niente. Non ho ricevuto pressioni e c’è un’interlocuzione con i consiglieri che continua ad essere costruttiva nel rispetto delle singole volontà. Ripeto, ci troviamo di fronte ad ambizioni personali in un contesto politico generale di cui sono garante. Ci sono stati spostamenti, ma non creano turbativa. La coalizione resta forte e coesa anche in vista delle prossime amministrative in Basilicata e all’interno di un percorso che non è escluso mi accompagni a una ricandidatura al termine della legislatura».
Da tempo, però, si vocifera di un possibile rimpasto in Giunta. Magari questi movimenti potrebbero accelerare certi processi...
«Se ne parlerà a metà legislatura quando è previsto un reset tra presidenze e commissioni. Allora saranno valutate le condizioni legate ai cambi di partiti».
In uno scenario politico che appare sempre più «liquido» non sfugge il differente approccio nei suoi confronti all’interno dell’opposizione. Il consigliere Trerotola e Italia dei Valori si stanno caratterizzando per una critica costruttiva. Ci dobbiamo aspettare una maggioranza allargata?
«Se c’è una forza politica dialogante e non arroccata su preconcetti è giusto che contribuisca con le proprie proposte. Ho sempre sostenuto che anche le idee dell’opposizione possono far parte del processo di costruzione per il bene della nostra terra».
Già, il bene. Tutte queste fibrillazioni politiche vengono interpretate dai cittadini come una perdita di tempo, lotte di potere e di poltrone. Della serie: pensate alle cose serie, alla crisi, alla pandemia, al futuro dei lucani...
«Non ci lasciamo distrarre da situazioni fisiologiche in politica. Siamo impegnati a costruire il futuro della Basilicata e, d’intesa con gli altri governatori del Sud, chiederemo a Draghi, così come abbiamo fatto con Conte, maggiori risorse per il Mezzogiorno rivenienti dal Recovery Fund».
Intanto c’è da fronteggiare l’emergenza sanitaria. Stiamo ancora aspettando il piano sui vaccini e mentre altrove è possibile prenotare, qui sembra che si navighi a vista...
«Non è così. Siamo l’unica regione italiana ad aver organizzato un sistema che coinvolge tutti i comuni per consentire a 45mila «over 80» di vaccinarsi a casa loro. Abbiamo un punto vaccinale in ognuno dei 131 centri lucani: in questo modo evitiamo che gli anziani siano costretti a mettersi in viaggio. Pensate al pensionato di un qualsiasi paese lucano costretto a venire a Potenza o a Matera per vaccinarsi. È una fascia d’età, tra l’altro, in cui ci sono molte persone allettate e con difficoltà motorie. Meglio se restano nel luogo in cui vivono, dove vengono direttamente contattati dai medici e dai sindaci. Non c’è bisogno di una prenotazione».
Quindi ritiene che la piattaforma attivata in altre regioni sia inutile?
«Non dico questo. Stiamo parlando di anziani che avrebbero dovuto utilizzare il web per prenotarsi. Ci sarebbero state molte defezioni a causa della scarsa operatività telematica. Il sistema della prenotazione, grazie alla piattaforma messa a disposizione da Poste italiane, sarà attivato per tutto il resto della popolazione. Ora pensiamo ad accelerare la vaccinazione dei pensionati, compatibilmente con le forniture di vaccini che ci saranno recapitate. Lunedì si comincerà con i residenti di Potenza città: i vaccini saranno inoculati nella tenda donataci dal Qatar».
Quando tempo ci vorrà per completare tutta la campagna vaccinale degli «over 80»?
«Contiamo di concludere entro fine marzo».