BARI - «Lascio il M5S». Lo annuncia il deputato pugliese Giuseppe D’Ambrosio. «Non smetterò mai di ringraziare Beppe, Gianroberto e tutti coloro che in questi anni hanno reso possibile che il sogno di pochi, diventasse la realtà di una intera nazione. Ma non posso dimenticare chi sono. Non posso dimenticare che sono il «povero» venuto dalla strada, il «pazzo» che andava ad aprire il gazebo alla Vaccina nel 2007 e da solo non riusciva ad aprirlo... ed ogni mattina doveva aspettare che qualcuno di buon cuore si fermasse per darmi una mano», aggiunge.
«Non posso dimenticare che sono stato il candidato sindaco più giovane della storia di Andria, senza alcuna famiglia potente alle spalle, senza denaro, senza interessi, che cercava solo di portare una voce in consiglio comunale, una voce nuova, forte, dirompente: quella di cittadini andriesi mai ascoltati! Non posso dimenticare di essere stato paracadutato nel 2013 in Parlamento, grazie ad un miracolo fatto da un visionario come Beppe Grillo per poi realizzare, con un gruppo meraviglioso, 5 anni di opposizione durissima a tutti coloro che dal 2018 però, ci hanno minato da dentro, cambiandoci e trasformandoci in peggio», attacca.
«Sento una responsabilità. Sento il peso dei tanti volti di andriesi che non possono essere egoisticamente abbandonati. No! So che sarò giustamente criticato per questo, ma è il prezzo che accetto di pagare per cercare di restituire qualcosa agli andriesi che in questi anni mi hanno dato tanto», aggiunge D’Ambrosio che sottolinea: 2dovrete perdonarmi se farò un gesto di incoerenza: avrei voluto dimettermi! Si, lo avrei voluto ma non posso! Non posso lasciare Andria senza il proprio parlamentare nel momento più delicato della sua storia, quando probabilmente si avvicina lo spettro per la prima volta nella sua storia del dissesto economico».