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Redazione online
22 Gennaio 2021
Francesco Bellomo
BARI - E’ durato oltre quattro ore l'interrogatorio svolto oggi in Procura, a Roma, per l’ex giudice del Consiglio di Stato, Francesco Bellomo. L’atto istruttorio, sollecitato dall’indagato, si è svolto davanti al pm Carlo Villani che gli contesta i reati di calunnia e minacce nei confronti dell’attuale premier Giuseppe Conte, quando quest’ultimo era vicepresidente del Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa e di Concetta Plantamura, ex componente dell’organismo chiamato, nel 2017, a pronunciarsi su Bellomo quando fu sottoposto a procedimento disciplinare e poi destituito. Il procedimento, nato a Bari, è stato trasmesso nella Capitale per competenza territoriale nel settembre scorso dal gup. In quella circostanza il giudice pugliese ha rinviato a giudizio Bellomo per i reati di stalking e violenza privata nei confronti di quattro ex allieve della scuola per aspiranti magistrati "Diritto e scienza». Il filone romano è legato al fatto che Bellomo, «pur sapendoli innocenti» ha incolpato falsamente Conte e Plantamura di aver esercitato «in modo strumentale e illegale il potere disciplinare» svolgendo «deliberatamente e sistematicamente una attività di oppressione» nei suoi confronti «mossa da un palese intento persecutorio».
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