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Ospite a Otto e Mezzo
Redazione online
23 Novembre 2020
Le raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico e della stessa ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sembrano aver trovato terreno fertile con Palazzo Chigi che si prepara a riaprire le scuole già prima di Natale. A spiegarlo è stato lo stesso presidente del consiglio, Giuseppe Conte. «Cercheremo di aprire le scuole prima di Natale, stiamo lavorando per questo», ha detto a Otto e mezzo, su La7. A fargli eco è proprio Lucia Azzolina che a Sette Storie, su Rai Uno, aveva anticipato che «se i contagi andranno giù, e ci sarà la possibilità di allentare alcune restrizioni, mi auguro che anche le scuole superiori vedano un ritorno graduale degli studenti in classe». A dieci giorni dalla scadenza del Dpcm e in vista di un nuovo provvedimento anti-covid di palazzo Chigi, dunque, sembrano farsi più chiare le intenzioni del governo sul tema scuole, anche se in alcune regioni restano timori e perplessità.
“Sullo spostamento tra regioni a Natale, ci stiamo lavorando, ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse”, ha iniziato così il suo discorso il premier Giuseppe Conte intervistato dalla conduttrice Lilli Gruber ospite nel programma Otto e mezzo, su La7. “Il periodo natalizio richiede misure ad hoc. Si rischia altrimenti di ripetere il ferragosto e non ce lo possiamo permettere: consentire tutte occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile“, ha aggiunto. Il premier ha poi parlato delle vacanze sulla neve “incontrollabili”, dopo che l’esecutivo avrebbe deciso di chiudere gli stabilimenti sciistici proprio per evitare assembramenti nelle località vacanziere invernali. Ma sul “protocollo natalizio”, il primo ministro starebbe lavorando insieme agli altri leader europei. Per quanto riguarda il Dl ristori, Conte ha dichiarato di aver stanziato “2 miliardi aggiuntivi” per chi è rimasto fuori e che “è previsto uno scostamento di 8 miliardi”. “Sappiamo quanto vale il Natale”, ha detto il premier. “Abbiamo messo sul tavolo consistenti ristori. Continueremo ad intervenire per i lavoratori rimasti fuori dal primo intervento, anche con dei decreti per le città turistiche. Dobbiamo intervenire per la cultura, lo spettacolo e il turismo e interverremo anche per partite IVA e autonomi. Lo scostamento che abbiamo chiesto è dedicato a loro”, ha sottolineato.
Al centro dell’intervista anche i temi più caldi dell’attualità politica, come le polemiche esplose nel centrodestra e nella maggioranza per la possibilità di un appoggio di Forza Italia all’esecutivo. Conte assicura che “Forza Italia rimarrà all’opposizione”. Mentre per gli affari interni del Movimento 5 Stelle il premier ha commentato: “Non ho l’ambizione di diventare il capo politico dei 5 Stelle. Rispetto le loro dinamiche interne, li seguo con attenzione e con affetto ma non ho questa ambizione. La rivalità con Di Maio le leggiamo sui giornali e ci scambiamo messaggi ironici su questo”, ha detto.
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