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Puglia, 424 casi: meno di ieri, ma tasso contagio resta alto (12%). Altri 10 morti (quasi tutti nel Barese), 43 nuovi ricoveri

 
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Coronavirus in Italia, 1127 nuovi positivi nelle ultime 24 h. Altri 578 decessi-107 pazienti in meno in terapia intensiva

I dati su 3.057 tamponi. In ospedale ci sono 648 persone: Presto bandi per potenziare le Usca: «sono poche»

Lunedì 26 Ottobre 2020, 15:57

27 Ottobre 2020, 09:06

Meno casi rispetto alle ultime 24 ore, ma un rapporto tra contagi/test che continua a restare alto in coerenza con il picco delle seconda ondata. E' questa la fotografia del bollettino Covid della Regione Puglia delle ultime 24 ore, da cui evincono 424 nuovi casi su poco più di 3mila tamponi (3.057 per l'esattezza) mantenendo di fatto inalterata, e alta rispetto alla settimana scorsa, la percentuale dei contagi (12%). La popolazione di «attualmente positivi» è salita a quota 8.279, il 92% della quale - 7.631 persone - è in isolamento domiciliare.

I dati di queste ultime 24 registrano purtroppo anche 10 morti - per la seconda volta nel giro di pochi giorni - di cui uno nella Bat e 9 nel Barese portando a 673 il numero delle vittime. Dei deceduti censiti nelle ultime 24 ore, tutti hanno un'età superiore ai 60 anni: 2 nella fascia anagrafica 60-69 anni, 2 in quella 70-70, 4 tra 80 e 89 anni e altri due ultranovantenni.

La provincia di Bari, resta insieme a quella di Foggia la più colpita dai contagi (a Bari città oltre mille persone in isolamento domiciliare): nell'hinterland del capoluogo si registrano - sui 414 nuovi casi - 198, cui seguono i 109 della provincia di Foggia, 42 nella provincia BAT, 30 in provincia di Brindisi, 28 in provincia di Lecce, 16 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione. 1 caso di provincia di residenza non nota è stato attribuito e riclassificato.

Sempre basso il numero dei guariti (appena 7 nelle ultime 24 ore), mentre continuano ad aumentare i ricoverati sia nei reparti di degenza ordinaria che in quelli di terapia intensiva. Da tener presente che la Regione, almeno fino a domani, ha sospeso i ricoveri non urgenti per altre patologie proprio per riorganizzare la rete che, a quanto pare, non era evidentemente pronta a questa improvvisa impennata di contagi. Fino a ieri erano complessivamente ricoverate 605 persone, oggi il dato è lievitato a 648: di questi 59 sono in terapia intensiva.

A Canosa, i 40 posti letto del presidio territoriale destinati alla riabilitazione cardiologica e alla lungodegenza saranno dedicati alla gestione dei pazienti (post) Covid in dimissione dell’ospedale di Bisceglie dedicato alla gestione dei pazienti contagiati.

Intanto le Usca, le unità speciali di continuità assistenziale attive in Puglia costituite ad aprile per assistere i pazienti affetti da Covid a casa, sono 34 sulle 80 indicate come fabbisogno ottimale riferisce il segretario regionale della Fimmg, Monopoli.

A Bari ne sono attive nove con 50 medici impegnati; a Foggia ci sono otto Usca per un totale di 70 medici altre due saranno pronte entro fine mese; otto anche in provincia di Lecce e 50 medici contrattualizzati; una sola Usca nel Brindisino con sede a Ceglie Messapica; nella Bat ce ne sono due, ma è pronto il bando per cercare di attivarne altre sei. A Taranto, le Unità speciali sono sei.

La loro funzione è quella di assistere a domicilio i pazienti Covid che non necessitano di ricovero in ospedale, ma alcune vengono anche impiegate per fare il contact tracing visti i numerosi focolai Covid attivi in Puglia e le difficoltà a livello di piante organiche dei dipartimenti di Prevenzione. Le aziende sanitarie locali stanno predisponendo un secondo bando per potenziare il servizio.

Fino a poco tempo fa, per il basso numero di positivi in regione, ci si era posti il problema di come utilizzare le Usca. Adesso, invece, sono diventate poche e spesso vengono anche impiegate per fare contact tracing, quindi sono attive solo il turno pomeridiano. «In queste ore le Asl stanno riaprendo i bandi, occorre fare presto perché il numero di pazienti da seguire è lievitato».

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