Fucina di campioni e di dirigenti. La Puglia tennistica festeggia la nomina di Dodo Alvisi a vice presidente nazionale della Federazione Italiana Tennis. Dal 1998 in consiglio federale (ininterrottamente dal 2004 con la presidenza di Angelo Binaghi), Dodo Alvisi succede idealmente al barese Franco Costantino.
Qual è il segreto di una tradizione di successo?
«La politica sportiva del presidente Binaghi ha indirizzato la Federazione verso un percorso di crescita che costantemente si è sviluppato in tutti questi anni, portando il tennis ai vertici del panorama sportivo nazionale, sia in termini di quantità, sia nella qualità ma nel contempo obbligandoci ad assumere anche la responsabilità del governo di tale sviluppo, con spirito di servizio nei confronti delle nostre tante società».
Cosa rappresenta per lei questa nomina a vice presidente?
«Oltre alla personale fiducia riposta da Binaghi e dai miei colleghi in Consiglio, per il supporto che il settore amministrativo-finanziario, di cui mi occupo principalmente, ha dato in questi anni alla Fit, ritengo che tale nomina costituisca il dovuto riconoscimento al tennis pugliese che ha contributo non poco al rilancio del tennis italiano a livello internazionale con gli exploit di Flavia Pennetta e Roberta Vinci. In tale contesto mi fa piacere constatare la risalita del biscegliese Andrea Pellegrino nel ranking mondiale».
Il tennis, da sempre occupa un posto importante della sua vita.
«Certamente, sempre per pura passione, ma è comunque uno spazio che quotidianamente mi ritaglio con la complicità della mia famiglia e la compatibilità della mia professione».
In quale settore della Federazione ha lavorato in questi anni e con quali risultati?
«L’ambito amministrativo ha soprattutto contezza delle cifre che i risultati producono ma ciò impone di guardare sempre avanti, di constatare che il bilancio federale, con un fatturato di circa 60 milioni di euro nel 2019 ed una previsione quadriennale proiettata a raddoppiarlo, impone la necessaria managerialità per il governo di questi numeri. In tale direzione abbiamo infatti avviato la nuova organizzazione federale, con l’obiettivo primario di ricavare sempre maggiori risorse da destinare al sostegno dell’attività istituzionale».
La Puglia da qualche anno può contare su due consiglieri nazionali, un riconoscimento significativo.
«Possiamo sicuramente interpretarlo come il giusto riconoscimento, penso di poter affermare questo a nome di Donato Calabrese, che ha portato in Consiglio federale la sua lunga esperienza maturata alla guida della regione, ma anche a nome di Michelangelo Dell’Edera che come coordinatore dell’attività giovanile e Direttore dell’Istituto di formazione ha dato una positiva e lungimirante svolta al settore tecnico, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Rappresentare il tennis pugliese a livello apicale ha per me motivo speciale di orgoglio per quanto di importante il movimento regionale guidato da Francesco Mantegazza sta producendo ed ha prodotto durante il suo mandato».