Sabato 13 Dicembre 2025 | 13:43

Travolse sulle strisce 64enne di Conversano, anziano condannato a un anno e sei mesi per omicidio stradale

Travolse sulle strisce 64enne di Conversano, anziano condannato a un anno e sei mesi per omicidio stradale

 
ANTONIO GALIZIA

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ANTONIO GALIZIA

Travolse sulle strisce 64enne di Conversano, anziano condannato a un anno e sei mesi

L'incidente nel Bresciano: condannato in primo grado, all'epoca dei fatti aveva 79 anni. Nel corso del dibattimento, l’imputato ha più volte dichiarato di non aver visto l’uomo

Sabato 13 Dicembre 2025, 11:45

Un anno e sei mesi di reclusione, patente sospesa. Si è concluso con questa condanna il processo in primo grado all’81enne di Desenzano del Garda (Brescia) accusato di omicidio stradale per la morte di Angelo Buonsante, 64enne di Conversano, travolto sulle strisce pedonali in via Marconi. L’incidente risale al 9 novembre 2023.

L’imputato, all’epoca dei fatti 79enne, mentre era alla guida della sua vettura travolgeva la vittima che attraversava a piedi il viale. La sentenza, pubblicata nei giorni scorsi, riconosce la responsabilità dell’anziano conducente reo di non aver concesso la precedenza al pedone e lo condanna in primo grado ad un anno e sei mesi. Nel corso del dibattimento, l’imputato ha più volte dichiarato di non aver visto l’uomo, travolto e deceduto in ospedale due settimane dopo l’incidente, a causa del peggioramento delle sue condizioni.

Ex direttore di Poste Italiane, Angelo Buonsante era noto a Conversano e nel barese anche per la sua florida attività pubblicistica (aveva curato diversi saggi e romanzi) e da qualche tempo si era trasferito a Desenzano del Garda in provincia di Brescia, città nella quale era tornato dopo i primi anni in Poste Italiane. Angelo amava tanto camminare. Le passeggiate nei giardini erano per lui fonte d’ispirazione. Anche quella mattina era uscito per la sua solita camminata in viale Marconi, quando veniva travolto sulle strisce pedonali da un’auto che viaggiava in direzione Sirmione, a qualche centinaio di metri dalla locale stazione dei carabinieri.

Il conducente della vettura, un uomo del posto, forse abbagliato dal sole, riferiva prima alle forze dell’ordine poi al giudice, di non aver visto il pedone. Le condizioni di Buonsante, che all’impatto veniva sbalzato dall’auto (la vettura ha riportato la rottura del parabrezza) erano da subito apparse gravissime. Sul posto si precipitava l’auto medica dei sanitari del 118 che prestavano i primi soccorsi e vista la gravità dell’incidente, allertavano l’elisoccorso che in codice rosso trasferiva l’uomo all’ospedale civile di Brescia. In coma farmacologico per alcuni giorni, Angelo non si riprendeva e il 22 novembre spirava, lasciando un grande vuoto nella sua città natale e in quella che lo aveva adottato.

Sull’incidente, la Procura bresciana apriva una inchiesta, poi approdata in Tribunale con la condanna in primo grado dell’81enne bresciano, accusato di omicidio.

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