Lungomare di Bari bloccato per la protesta di alcune associazioni di disabili contro la la gara degli ausili protesici indetta dalla Asl. Secondo i manifestanti con un unico vincitore (spesso di altre regioni) verrebbe penalizza l’attività delle imprese, sia dai pazienti perché, stabilendo basi d’asta con cifre ritenute improponibili e aprendo al massimo ribasso, le conseguenze sono: la fine della libera scelta (il cliente si affidava alle Sanitarie di fiducia non solo per consulenze tecniche, ma anche pratiche: vedi l’aiuto nel presentare e seguire l’iter per l’autorizzazione ad ottenere ausili e presidi) e il crollo (secondo i fruitori) della qualità dell’assistenza agli aventi diritto («ciascun paziente ha precise esigenze quando ha bisogno di un busto o di una carrozzina») e spesso anche del prodotto («non basta indicare un codice come avviene nelle gare»).
Tuttavia la vicenda fa registrare anche una presa di posizione da altre associazioni in disaccordo con tale iniziativa. Le associazioni HBARI2003, VOLARE PIU’ IN ALTO, APATE (Associazione Pugliese Persone Para Tetraplegiche), guidate da Gianni Romito e Ivo Castaldo «considerati gli accordi in corso di definizione tra la ASL di Bari e le associazioni dei fornitori di materiali protesici, si dissociano da qualsiasi manifestazione messa in atto per oggi presso il palazzo della Regione Puglia, trattandosi di iniziative di natura individualistica e protagonistica organizzata a fini personali ed individualistici da parte di persone che non rappresentano alcuna categoria di persone disabili»