Matera e Potenza - Le città bruciano. Non in senso letterale, ma quasi. Non stiamo parlando, infatti, di incendi improvvisamente scoppiati ma delle temperature medie che a Potenza e, soprattutto, a Matera, hanno subito preoccupanti incrementi negli ultimi cinquant’anni. A dirlo è una indagine dell’osservatorio Balcani-Caucaso-Transeuropa, basata su dati prodotti da Copernicus e dallo European Centre for medium range weather Forecasts, diffusa dal movimento Eumans!, fondato da Marco Cappato.
Potenza e Matera, infatti, insieme al 65% delle 110 province italiane testate, hanno superato l’incremento medio europeo di temperatura, che è stato di 1,9° centigradi. Tra le due province lucane, quella che ha subito il maggior incremento delle temperature è Matera, che si trova al trentesimo posto tra le province italiane e che ha fatto registrare un incremento di oltre 2,4 gradi nella temperatura media. La provincia di Potenza occupa, invece, il 61esimo posto nell’elenco, ma non ingannino le trenta e più posizioni di distacco. Anche nel capoluogo di regione più alto d’Italia le temperature medie hanno subito una impennata. L’incremento, negli ultimi cinquant’anni, è stato di oltre 2,1 gradi.
Il poco ambito primato per il maggiore riscaldamento in Italia è appannaggio della provincia di Brindisi che, secondo quanto riporta l’osservatorio, ha subito un riscaldamento di ben 3,12°. Ma la situazione è particolarmente difficile anche nelle città metropolitane come Roma e Milano, che occupano il secondo e il quarto posto, con incrementi rispettivi di 3,07 e 2,85 gradi. Le province che hanno registrato il minor incremento di temperatura sono Olbia (1,03°) e Trapani (1,18°). A livello regionale il maggior incremento delle temperature è stato registrato nel Lazio (+2,66°), seguito dal Trentino Alto Adige (+2,57°) e dalla Lombardia (+2,56°).
L’idea lanciata dal movimento Eumans! per fermare il riscaldamento globale è una proposta legislativa sulla quale si stanno raccogliendo firme per la presentazione alla commissione europea, per tassare le emissioni di Co2 riducendo le tasse sul lavoro.