BARI - Il Bari è partito nel primo pomeriggio alla volta di Reggio Emilia dove domani sera disputerà la finalissima per la promozione in serie B: il tecnico Vivarini ha convocato 22 giocatori. L’unico indisponibile è il terzino Pierluigi Pinto. Ci sarà il difensore-capitano Di Cesare, uscito anzitempo contro la Carrarese per un problema al flessore sinistro.In avanti i pugliesi punteranno sulla affiatata coppia Simeri-Antenucci, mentre a centrocampo Bianco e Schiavone si contendono la maglia di centrocampista centrale. Sulle fasce l’allenatore barese sta lavorando per soluzioni in grado di garantire maggiore affidabilità e copertura, insieme alla necessaria spinta offensiva.
LE PAROLE DI VIVARINI - «La finale è la partita che volevamo. Le finali si giocano al massimo con coraggio e tutte le forze a disposizioni. Giocheremo 'la partita', i 90' per cui ci siamo preparati un anno intero, senza troppi calcoli»: il tecnico del Bari Vincenzo Vivarini è convinto che tutti i giocatori pugliesi daranno il massimo nella finalissima per la B, in programma domani in Emilia contro la Reggiana. «Tutti i giocatori - ha aggiunto - in questo periodo hanno mostrato grandi valori come sportivi e come uomini: in campo daremo il meglio di noi stessi». Sulla precedente partita con la Carrarese: «Le semifinali si gestiscono, dovevamo calcolare al centesimo ogni energia. Abbiamo creato tante occasioni: i toscani hanno fatto una prestazione di altissimo livello, facendoci soffrire». "Ora - ha proseguito l’allenatore - siamo concentrati sulla partita dell’anno. Abbiamo perso un pò di organizzazione e sincronia, di intesa tra i reparti. Per questo abbiamo sofferto di più sopperendo con le grandi individualità della squadra». «La Reggiana - ha dichiarato analizzando la forza degli avversari - è una squadra dove ogni giocatore è al posto giusto, in un progetto tattico ben preciso, con coerenza nel progetto tattico. Abbiamo le nostre armi per una partita sopra le righe». "Il tecnico emiliano Alvini - ha puntualizzato - ha creato un meccanismo di squadra importante, coniugando caratteristiche dei giocatori con un sistema di gioco. Ha attaccanti molto validi». L'ultima considerazione è legata al rammarico di non aver potuto giocare al San Nicola la finale, e con gli spalti gremiti: "Sento la responsabilità e l’entusiasmo della gente. Peccato non avere il sostegno dei tifosi: giocata a Bari, la finale sarebbe stata una serata entusiasmante», ha concluso Vivarini.