BARI - La Quinta Commissione del Csm all’unanimità ha deliberato nella seduta di ieri di proporre il magistrato barese Pietro Curzio, attuale presidente di Sezione della Corte di Cassazione, per l’incarico di Primo Presidente del Supremo Collegio.
Nella stessa seduta la Commissione incarichi direttivi ha proposto, sempre all’unanimità, la lucana Margherita Cassano, attuale Presidente della Corte d’Appello di Firenze, per l'incarico di Presidente Aggiunto della Corte di Cassazione. Mercoledì, 15 luglio, alle 10 si terrà la seduta del Plenum del Csm presieduta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con all’ordine del giorno la proposta.
Curzio, magistrato molto apprezzato e stimato da colleghi, ha iniziato la carriera come pretore «mandamentale» (occupandosi di civile, penale e lavoro) a Ruvo di Puglia, per poi passare a Bari come pretore del Lavoro. Dopo una breve parentesi come pubblico ministero, ha lavorato nella sezione Lavoro della Corte d’Appello di Bari. Quindi, il salto in Cassazione dove, come consigliere, si è occupato di civile e penale e dove è stato più volte presidente di Sezione compresa la delicatissima Sesta, quella «filtro», e da ultimo, della Sezione Lavoro. Allievo del professor Gino Giugni, padre dello Statuto dei Lavoratori, Curzio è autore di numerose pubblicazioni sul diritto del lavoro e sindacale.
«È un’ottima notizia per il Csm che ritrova unità su una persona di alto profilo giuridico ed umano, per la Cassazione che avrà un presidente che la conosce molto bene e per la comunità dei giuristi baresi», commenta il consigliere barese del Csm Giovanni «Ciccio» Zaccaro.