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Taranto, droga davanti alle scuole: scacco al clan dello spaccio e delle scommesse illegali: 16 arresti - Video

 
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Taranto, ladri sorpresi a rubare in un bar: arrestati all'arrivo della polizia

Smantellata dalla Polizia una organizzazione che operava dai «palazzoni» e operava anche nei comuni limitrofi

Martedì 23 Giugno 2020, 06:30

12:46

Giovanissimi erano sia gli spacciatori che gli acquirenti, soprattutto studenti di scuola superiore ai quali la sostanza veniva ceduta anche in prossimità degli istituti scolastici, all’orario di entrata e di uscita. Gli edifici del complesso edilizio denominato «Beni Stabili», a Taranto, erano stati trasformati in impenetrabili bunker, roccaforte dello spaccio.

Oggi la Squadra Mobile della Questura ha dato esecuzione a 16 ordinanze di custodia cautelare (12 in carcere e 4 ai domiciliari), emesse dal gip del tribunale di Lecce, su richiesta della procura distrettuale antimafia, competente per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Contestato anche l’esercizio abusivo dell’attività di gioco e scommesse. Sono tre le presunte organizzazioni smantellate, che avevano tra di loro dei punti di contatto.

L’attività di indagine era stata avviata alla fine del 2017 quando, in occasione di una ordinaria attività di controllo, venne fermato un gruppetto di minorenni, alcuni dei quali trovati in possesso di dosi di hascisc. Il principale sodalizio criminale, secondo gli inquirenti, aveva la sua base logistica nelle abitazioni degli stabili di via Plinio.

A tenere le fila dell’associazione, diversi nuclei familiari. E accanto a loro una fitta rete di sodali, incaricati di presidiare la zona di spaccio ed effettuare le consegne al minuto o il trasporto dello stupefacente. In casa di uno degli arrestati è stato scoperto un «libro mastro» contenente appunti manoscritti giornalieri con l'indicazione degli spacciatori, dei conteggi di denaro e del quantitativo di droga ceduta. Più di 40mila euro in contanti sono stati trovati nella disponibilità del gruppo.

I poliziotti ritengono di aver accertato il collegamento con un’altra presunta associazione dedita sempre al traffico di sostanze stupefacenti, operante a Martina Franca, che sarebbe stata guidata da un imprenditore nel settore della ristorazione. Un ulteriore sodalizio era dedito all’esercizio abusivo dell’attività di gioco e scommesse. I locali dove avveniva l'attività di spaccio ospitavano anche i terminali collegati a piattaforme illegali per il gioco online.

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