Continua l'indagine sulla presunta violenza sessuale di gruppo avvenuta a Malta ai danni di una 19enne trevigiana, che vede coinvolti cinque ragazzi (quattro brindisini ed un leccese) dai 17 ai 19 anni. Il pm Pierpaolo Montinaro ha fissato per il 12 settembre il conferimento dell’incarico per l’esecuzione della copia forense dei telefoni cellulari sequestrati agli indagati. Gli stessi hanno chiesto di essere ascoltati dal magistrato, mentre sul ragazzo 17enne procede la procura minorile di Lecce. Il minorenne, nel dettaglio, secondo l'accusa della ragazza non avrebbe partecipato alla violenza ma avrebbe filmato l'atto. L'avvocato difensore Aldo Gianfreda ha dichiarato che il suo assistito «non era presente, stava in camera sua».
Secondo quanto denunciato dalla ragazza, lei avrebbe conosciuto la comitiva di ragazzi pugliesi durante il suo soggiorno a Malta e, al termine di una serata trascorsa con loro in alcuni locali, avrebbe accettato l’invito di seguirli nel loro appartamento. In quattro l'avrebbero immobilizzata e approfittato del fatto che avesse bevuto, ma gli indagati respingono l'accusa e sostengono che la giovane fosse consenziente.
