BARI - Acquedotto Pugliese avrebbe avviato 15 selezioni interne per circa 20 posti per posizioni di «quadro» e «ottavo livello» e, considerando l’emergenza coronavirus, avrebbe adottato come strumento il sistema di messaggistica WhatsApp.
Lo sostiene il capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo. «Chissà a quale urgenza deve far fronte Acquedotto Pugliese - dichiara il consigliere - tanto da non potere aspettare nemmeno la fine del mese, preferendo gestire le proprie selezioni interne con WhatsApp. Ne ha addirittura riaperte di vecchie, che non avevano avuto l’esito «atteso» nemmeno «in tempi di pace».
Certo qualcuno le ritiene più urgenti, rispetto alla necessità di garantire un responsabile della segreteria del personale alle province di Taranto e Brindisi. A noi però non sembra, se pensiamo alla funzionalità della suddetta struttura». Zullo critica anche la scelta di «assumere, dal primo aprile, un’unità lavorativa residente a Foggia ma con sede di lavoro a Lecce. Chissà se e come, di questi tempi, si sia proceduto alla visita pre-assuntiva di medicina del lavoro. Certo è che, dopo averlo assunto, lo hanno lasciato a casa, impiegandolo in telelavoro, senza alcuna formazione e addestramento. Perché? Quali compiti dovrà svolgere da casa? Con quale conoscenza delle attività in quel di Lecce?».