BARI - Dal 19 al 23 febbraio Bari ospiterà vescovi e cardinali provenienti da 20 Paesi che si affacciano sul Bacino del Mediterraneo di tre continenti, Europa, Asia e Africa, per l’incontro «Mediterraneo, frontiera di pace» che si concluderà domenica 23 con la celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco. All’evento parteciperanno più di 500 preti e diaconi, 600 religiose e si sono accreditati circa 300 giornalisti provenienti dai Paesi che saranno protagonisti dell’incontro.
Sono stati distribuiti 40mila biglietti gratuiti per i fedeli che vorranno partecipare all’evento di domenica e, per chi non li avesse ritirati nelle rispettive parrocchie, potrà farlo ai varchi di accesso e ai parcheggi che saranno allestiti a Bari. All’organizzazione della giornata contribuiranno più di 500 volontari.
Dopo il momento introduttivo di mercoledì pomeriggio con il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, gli incontri di giovedì 20 e venerdì 21 saranno dedicati a tavoli di confronto tra i vescovi sui temi «Consegnare la fede alle generazioni future» e «Rapporto tra Chiesa e società: mobilità, cittadinanza, libertà religiosa, inequità». Le prime tre giornate avranno come location il Castello Svevo di Bari. Sabato si terrà nel teatro Petruzzelli l’incontro pubblico «Sulla stessa barca».
Domenica 23 l’evento si chiuderà con la messa di Papa Francesco alle 10.45 in piazza Libertà, alla quale parteciperanno il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte.
MONS. RUSSO (CEI) - «È un’occasione per noi molto importante incontrarsi tra Chiese che si affacciano sul Mediterraneo. Poi, siccome è un incontro che mette al centro l'ascolto, chissà che da questo ascolto non nasca anche l’idea di fare qualcosa con cadenza periodica o comunque di proseguire il cammino. Non lo possiamo sapere adesso, ma speriamo che ci possa essere una continuità di un percorso che abbiamo iniziato». Lo ha detto monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei, a margine della conferenza stampa organizzata nella sala priorale della Basilica di San Nicola a Bari.
«Non possiamo che accogliere l’invito che viene da Papa Francesco - ha detto monsignor Russo - con uno spirito positivo e propositivo di una Chiesa che vuole, anche attraverso questa occasione, lanciare un grande messaggio di pace». Rispondendo a una domanda sull'annunciata presenza a Bari il 23 del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il segretario della Cei ha spiegato che «il premier Conte viene per partecipare alla messa presieduta dal Papa, non ci sarà credo la possibilità di avere altri momenti se non questo che è all’interno del programma di questi giorni sul Mediterraneo».
MONS.CACUCCI - «Bari ancora una volta diventa punto di riferimento non solo per il Medioriente, ma questa volta per il Mediterraneo. Una realtà molto complessa e che dopo il periodo coloniale ha finito per essere non il luogo dell’incontro ma il luogo dei conflitti, quindi drammaticamente è diventato attuale questo incontro tra i vescovi che permettono di leggere la realtà del Mediterraneo alla luce della storia». Lo ha detto monsignor Francesco Cacucci, vescovo di Bari-Bitonto, durante la presentazione dell’incontro dei vescovi del Mediterraneo.
Cacucci ha ricordato l’incontro «ecumenico» del 7 luglio 2018 a Bari con i patriarchi d’Oriente, «forse il momento ecumenico più ampio che abbiamo vissuto. Questa volta - ha spiegato - non sarà un incontro ecumenico ma un incontro dei vescovi cattolici del Mediterraneo, dall’Europa, dai Balcani, dal Medioriente, dall’Africa del nord». «E' un incontro che ci pone di fronte a una situazione di tensioni, di guerra, di 'terza guerra mondiale a pezzettì, come ha sottolineato più volte Papa Francesco, che ci permette di confrontarci. Non dobbiamo noi suggerire cosa devono dire i vescovi ma ascoltarli. Questo è il messaggio più grande, ascoltarsi, dialogare, reciprocamente sentirsi fratelli per lanciare al mondo segnale di pace».
Monsignor Francesco Cacucci, vescovo di Bari-Bitonto, ha ricordato anche che «venerdì sera i padri che parteciperanno all’incontro si distribuiranno nelle comunità della diocesi per vivere momenti di preghiera e confronto».
IL SINDACO DECARO - «Il giorno in cui ho incontrato il Papa con i sindaci, lui ci disse 'Non è il momento di alzare la torre ma di allargare la piazzà ed è quello che lui sta facendo anche in questa occasione, dando un messaggio attraverso la presenza dei vescovi cattolici dei 20 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e lo fa nella città di San Nicola, che è simbolo di messaggi di pace e fratellanza, di accoglienza e tolleranza e anche simbolo del Mediterraneo». Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, partecipando alla conferenza stampa di presentazione dell’incontro dei vescovi del Mediterraneo che si terrà a Bari dal 19 al 23 febbraio e che si concluderà domenica prossima con la visita di Papa Francesco.
Il sindaco ha annunciato che regalerà il libro «Historia di Barì» di Antonio Beatillo a tutti i vescovi che verranno in città. «La comunità barese - ha detto - è felice perché Bari ancora una volta diventa protagonista di un evento che ha una valenza simbolica ed evocativa. È la seconda volta in meno di due anni che Papa Francesco viene nella nostra città per un momento di preghiera che coinvolgerà migliaia di fedeli. Speriamo di dimostrare di essere pronti ad ospitare questo grande evento».
IL GOVERNATORE EMILIANO «Per noi è una grande responsabilità e una gioia immensa, che dobbiamo sicuramente a Papa Francesco e a tutti i suoi collaboratori. Naturalmente la presenza anche del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è una cosa straordinaria. Non so quante volte il Papa e il Presidente della Repubblica si siano incontrati fuori da Roma. Siccome sono due personalità che rappresentano la vita di gran parte degli italiani, averli tutti e due in Puglia mi riempie di gioia». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto nella sala priorale della Basilica di San Nicola, alla presentazione dell’evento "Mediterraneo, frontiera di pace».
«È un percorso che, a rileggere gli eventi della storia - ha detto Emiliano - ha avuto una direzione nitida sin dal 1980, con la visita di Giovanni Paolo II qui a Bari, che dedicò la città e la Regione alla ricerca di un ruolo nella costruzione del dialogo ecumenico e della pace nel Mediterraneo, poi andata avanti con la venuta del congresso eucaristico di Benedetto XVI. E ancora - ha ricordato - la reliquia di San Nicola che per la prima volta è partita alla volta di Mosca e San Pietroburgo, poi la Cei che, per la prima volta della storia della Chiesa cattolica, convoca tutte le Chiese del mediterraneo e lo fa qui a Bari».