«L'Alta capacità in Puglia è un progetto il cui termine è previsto nel 2026. Ci sono cantieri aperti, alcuni già terminati, alcuni in gara. Stimo andando molto velocemente, non lesiniamo né energie né risorse. Un grande investimento per il Sud voluto sia dal governo che dalla struttura delle Ferrovie dello Stato». Lo ha detto la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, a margine del convegno organizzato al Politecnico di Bari, 'Puglia in treno. Infrastrutture, mobilità e lavoro'.
All’incontro partecipano anche Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (Rfi), il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Giannini, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino.
«Nei prossimi due anni verrà terminato il raddoppio della dorsale ferroviaria adriatica, ma quella linea è già completamente attrezzata anche per le merci, quindi più come Alta Capacità che come Alta Velocità». Lo ha annunciato la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, a margine del convegno organizzato al Politecnico di Bari, 'Puglia in treno. Infrastrutture, mobilità e lavorò.
Secondo la ministra, l’upgrade tecnologico già completato "consente» di avere «la prima dorsale con una infrastrutturazione tecnologica omogenea». Ora - ha concluso - "l'importante è arrivare rapidamente al raddoppio delle tratte che non sono ancora a doppio binario».
RINVIATO TRENO DIRETTO BARI-NAPOLI - «Era stato annunciato ma non ci sono tutte le predisposizioni. Arriverà ma con tempi un po' diversi». Così il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, ha risposto ai cronisti che le chiedevano del ritorno, a distanza di 20 anni, del collegamento ferroviario diretto Bari-Napoli con un Intercity di Trenitalia, la cui inaugurazione era prevista lo scorso 9 dicembre.
Il ministro ne ha parlato a Bari, margine del convegno 'Puglia in treno. Infrastrutture, mobilità e lavorò. «Credo - ha detto De Micheli rispondendo a una domanda dei cronisti - ci sia stato un problema tecnico sulla rete, che però credo stiamo affrontando. Lì c'è stata una questione tecnica».
L’Intercity, secondo quanto era stato annunciato, dovrebbe coprire il percorso in circa tre ore e trenta, con due coppie di treni giornalieri. Oggi tra Bari e Napoli non ci sono servizi diretti: bisogna cambiare a Caserta, e il viaggio può durare anche sette ore.
Trenitalia in una nota fa sapere che entro marzo 2020 sarà attivo il collegamento diretto fra Napoli e Bari. I dettagli su orari e tempi di viaggio saranno resi noti a gennaio 2020.
AL SUD 52% RISORSE PER INFRASTRUTTURE - «Adesso dobbiamo completare un percorso, che è durato purtroppo troppo tempo, sull'aggiornamento del Contratto di programma, dove ci sono 15 miliardi e 400 milioni di euro. Il 52% delle risorse per le infrastrutture ferroviarie sono al Sud, e quindi sono tutte risorse che vanno a potenziare le linee attuali, in modo tale che non ci siano più impedimenti tecnologici per far partire un treno da Reggio Calabria e farlo passare in Basilicata piuttosto che farlo arrivare a Napoli o a Roma». Lo ha sottolineato la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli a margine del convegno 'Puglia in treno. Infrastrutture, mobilità e lavorò.
«Noi - ha aggiunto - con tutte queste risorse che implementeremo negli anni a venire, cerchiamo di abbattere tutte queste barriere tecnologiche e rafforzare, oltre a raddoppiare dove è necessario, la linea ferroviaria». «Sapete - ha evidenziato - che il nostro governo, anche per la scelta di sostenibilità ambientale che ha fatto, sulla questione del ferro farà grandi investimenti anche in termini di innovazione tecnologica, di formazione delle persone, di formazione degli addetti. E quindi io credo che vedremo tutti nei prossimi mesi anche una grossa mole di risorse».
«È ovvio - ha concluso - che per fare le ferrovie ci vuole qualche anno: noi saremo felici di avviare tutti questi lavori e poi saremo felici da utenti di poter transitare su un sistema ferroviario del Sud più moderno e più veloce».
EMILIANO: PREMIAMO PER TERMINE LAVORI FINANZIATI - «Stiamo premendo su tutte le ferrovie concesse perché terminino i lavori che abbiamo finanziato, stiamo portando a termine il risanamento delle Ferrovie Sud Est, stiamo intervenendo sulla rete stradale con il completamento della 275, la Talsano-Avetrana, e soprattutto stiamo cercando di risolvere i problemi di viabilità connessi all’aggiramento di Bari, per consentire a tutti coloro che devono scendere più a Sud di avere una percorrenza più rapida e più sicura». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine del convegno organizzato al Politecnico di Bari, 'Puglia in treno. Infrastrutture, mobilità e lavoro'.
Il governatore ha elencato i principali interventi realizzati negli ultimi quattro anni e quelli in corso di realizzazione. "Più in generale - ha proseguito - stiamo cercando di risolvere con i Contratti istituzionali di sviluppo (Cis) della Capitanata, di Brindisi e di Lecce, col presidente del Consiglio Conte, diversi problemi». Tra questi, Emiliano ha citato «la connessione tra l’aeroporto di Brindisi e la stazione centrale, in modo che l’aeroporto di Brindisi possa consentire ai turisti di andare in Salento in treno». «Stiamo premendo - ha proseguito - per la viabilità sul Gargano e sui monti Dauni dove stiamo investendo decine di milioni di euro per la ristrutturazione di tutte le situazioni di dissesto idrogeologico delle strade». "Bari - ha rilevato - è un nodo ferroviario importante, i lavori che abbiamo cominciato quando io ero sindaco, del cosiddetto collo d’oca, sono a buon punto, significa liberare il quartiere Japigia dai binari. E poi c'è la ristrutturazione della stazione, che è la stazione di tutta la Puglia, non solo dei baresi, anche quella è in corso». «Stiamo per iniziare - ha concluso - la costruzione della stazione degli autobus, significa finalmente non scendere più a Bari per strada ma in un posto sicuro connesso alla stazione».
DECARO: SUD SCOLLATO DA RESTO PAESE - «Oggi al convegno, alla presenza del ministro e dell’ad di Rfi, ho detto che c'è uno scollamento tra il Nord e il Sud del nostro Paese, rispetto all’Alta velocità. Noi non avremo l’Alta velocità, avremo l’Alta capacità nel 2026, ma avevamo sperato nella comunicazione fatta da Trenitalia sull'attivazione finalmente di un treno diretto tra Bari e Napoli». Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, a margine del convegno 'Puglia in treno. Infrastrutture, mobilità e lavorò. «Purtroppo quell'inaugurazione (prevista il 9 dicembre, ndr) non c'è stata - ha evidenziato Decaro - nonostante fosse un semplice Intercity, e oggi il ministro ci ha confermato che è slittato». "Questa tratta dovrebbe essere inaugurata l’8 marzo - ha aggiunto - per noi è importante collegare queste due città per fare degli scambi dal punto di vista commerciale ed economico, ma anche dal punto di vista turistico».
Bari e Napoli, ha proseguito Decaro, "sono due capitali del Mezzogiorno che hanno avuto un trend di crescita del turismo molto importante, e credo che poterle collegare ci permetterà di utilizzare il turismo come leva».
Sono «due capitali del Mezzogiorno - ha aggiunto Decaro - due città che si affacciano su due mari diversi che bagnano il nostro Paese. Un collegamento con un Intercity era comunque un modo per collegare le due città in sole tre ore e mezza, contrariamente a quello che accade oggi: nella migliore delle ipotesi - ha concluso - ci vogliono sei ore e mezza, con un cambio di treno da fare a Caserta».