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Fabbiano vola su New York: viva il pugliese che batte i big

 
Angelo Loreto

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Angelo Loreto

Fabbiano vola su New York: viva il pugliese che batte i big

Dopo Simon e Tsitsipas, Thomas si regalava la vittoria su Thiem, 4 del mondo

Giovedì 29 Agosto 2019, 11:58

A questo punto inizia a non essere più una sorpresa. Thomas Fabbiano viene già definito l’ammazza grandi nei grandi tornei. Due anni fa il tre volte vincitore di uno slam Stan Wawrinka a Wimbledon. Quest’anno il numero 6 del mondo Stefanos Tsitsipas di nuovo sull’erba di Londra. Due giorni fa a New York il numero 4 Dominic Thiem per 6-4, 3-6, 6-3, 6-2. Su quello stesso campo dove quattro anni fa la tarantina Roberta Vinci batteva Serena Williams in semifinale, un altro pugliese compie una nuova impresa agli US Open.

Contro Wawrinka c’erano voluti due giorni, contro Tsitsipas cinque set. Contro il finalista del Rolad Garros di quest’anno sono bastati quattro set e poco più di due ore per conquistare quella che Thomas definisce «una delle tre più belle vittorie della mia carriera insieme a quelle di Wimbledon». Negli ultimi tempi, in realtà, ne ha infilate altre. Tutte contro giganti del calibro di Ivo Karlovic e Reilly Opelka che lunedì ha eliminato Fabio Fognini. «Da Eastbourne è scattato un click sia in termini di risultati, perché lì ho raggiunto la mia prima semifinale in un Atp, sia come conoscenza di me stesso e delle mie capacità - racconta Fabbiano -. È una piccola cosa ma per giocare a questi livelli fa tantissimo. Conoscere se stessi aumenta l’autostima e ti porta a spingere e giocare tutti i punti a prescindere da come sta andando il risultato».

Risultato che martedì sera è stato sempre dalla sua parte. «Sapevo di avere le mie chance e questo ti fa partire con un passo avanti. La chiave - prosegue il 30enne di San Giorgio Jonico - è stato il mio buon servizio quando lui era vicino al campo e ho dovuto cambiare il mio gioco quando invece si è spostato più dietro. Ci sono state tante piccole partite all’interno della partita. Lui ha fatto di tutto per cercare soluzioni per far girare la gara dalla sua parte ma io ho sempre trovato la chiave per rispedirlo indietro».

C’è anche da riconoscere che Thiem non era al meglio. «Ero molto lontano dall’essere al cento per cento - ha ammesso il 25enne di Wiener Neustadt -, e si sa che nei tornei lunghi due settimane può accadere di tutto. Sono felice per Fabbiano e mi congratulo per lui ma non c’era il vero me sul campo». Cose che fanno parte del gioco e che non “sporcano” quella che per Tommy è «una delle più belle giornate della mia carriera. Giochiamo a tennis - prosegue - per disputare questi tornei e, una volta che li giochi, per affrontare i grandi giocatori, che fanno uscire il meglio di te. Ho dovuto fare un’ottima partita per vincerla e sto semplicemente mettendo in pratica quello che faccio in allenamento. Sto trasportando quel lavoro che faccio in allenamento e sta venendo al novanta per cento in partita».

Numero 87 del mondo, il successo su Thiem gli dovrebbe far guadagnare 5 posizioni. L’obiettivo è chiaramente quello di mettere nel mirino il suo record, la posizione 70. Per provarci sarà fondamentale bissare il successo nell’unico precedente contro l’avversario che lo attende oggi, il kazako Alexander Bublik, 75 del ranking, che dopo aver raggiunto la finale dell’Atp 250 di Newport a giugno ha perso 6 delle ultime 8 partite. «È un giocatore strano perché capace di alternare colpi vincenti da ogni parte del campo a errori banali. Bisognerà stare molto concentrati». Fabbiano non vuole fermarsi.

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