BARI - Non accenna a placarsi la polemica tra C-Entra il futuro, sodalizio che riunisce sei consiglieri regionali di centrosinistra (Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Gianni Liviano, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia) e il governatore Michele Emiliano, «reo» di aver partecipato alla presentazione di un volume sulla crisi della Xylella a Castellana.
«Le cose dette a Castellana Grotte sulla Xylella - scrivono i sei consiglieri - o sono gravi oppure sono false. E poiché sono state dette alla presenza del presidente Emiliano, è opportuno che intervenga l’Osservatorio Fitosanitario regionale, a cui abbiamo rivolto sei domande». C-Entra il futuro ha presentato un’istanza al servizio Osservatorio fitosanitario regionale «per avere informazioni dettagliate sui contenuti esposti in un convegno sulla Xylella svoltosi il 24 luglio 2019 alla presenza del presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano».
«Abbiamo rivolto sei domande alla sezione Osservatorio fitosanitario regionale per puntualizzare la verità ed evitare disorientamenti», spiegano i sei consiglieri. «Eccole - puntualizzano -:
è stato detto che dall’agosto 2016 c’è un albero infetto a nord di Bari. Risulta al Servizio tale circostanza?; un relatore ha dichiarato d’occuparsi di Xylella dal 2011, cioè ben prima che la presenza del batterio fosse accertata ufficialmente. Di tale circostanza ne è mai venuto a conoscenza il Servizio Fitosanitario? In caso affermativo, perché lo stesso ritenne di non rendere pubblica la notizia e di adottare le opportune misure?; è stato detto che “... la fastidiosa fastidiosa c'è sempre stata in Puglia ...”. Considerato che la “fastidiosa fastidiosa” è l'agente della temutissima malattia di “Pierce della vite”, del cui rinvenimento non si ha notizia nonostante le analisi compiute, il Servizio Fitosanitario ha dati o notizie che possano confermare tale affermazione? Se sì, perché ciò non è stato reso noto e quali misure sono state adottate in merito? Se invece non è vero, perché non si smentisce tale falso allarme?; è stato detto che la Xylella è arrivata in Puglia alla fine del secolo scorso. Se il riferimento è verosimilmente alla sottospecie “pauca”, considerato che nello stesso convegno è stato detto che la fastidiosa “c'è sempre stata in Puglia”, il Servizio Fitosanitario è in possesso di dati che confermino questa affermazione, sinora smentita dalle analisi anche genetiche effettuate da gruppi di rilevanza internazionale? E se invece tali affermazioni fossero false, perché non si procede a una smentita?; è stato detto che “la Francia ha deciso di abbandonare il problema...". Cosa intende fare il Servizio Fitosanitario per impedire che il prestare credito a tale tipo di informazioni possa favorire il propagarsi dell'epidemia?; è stato detto che “a Mentone hanno trovato tutti i 5 tipi” (riferendosi presumibilmente a tutte le diverse sottospecie di Xylella). È una affermazione che trova conferma nei documenti ufficiali?».
La Coldiretti, intanto, saluta con soddisfazione l’abbattimento di 27 ulivi malati e la partenza del piano salva ulivi dell’Arif a Francavilla: «Gli abbattimenti chirurgici e tempestivi sono importanti perché intervenire senza tentennamenti su una pianta malata salva migliaia di ulivi. Il Commissario di Arif, Oronzo Milillo ha incrementato le squadre a disposizione passate da 1 a 26 per dare seguito alle misure fitosanitarie imposte dall’Ue e non incorrere in procedure di infrazione e ha dato mandato di monitorare le zone buffer dove negli anni è stata conclamata la malattia su ulivi espiantati solo oggi, con 2 anni di ritardo», ricorda il presidente di Coldiretti Savino Muraglia.