La biscegliese Elena Di Liddo è argento europeo nei 100 farfalla
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Il biancorosso
Redazione online
23 Luglio 2019
BARI - «Mister Cornacchini e tutto lo staff mi bacchettano e mi danno consigli per migliorare, gli stessi giocatori più esperti sono sempre pronti a consigliarti, si mettono a disposizione, sta nascendo qualcosa di importante": così presenta la sua avventura nel ritiro del Bari a Bedollo (Trento) il centrocampista italo-nigeriano Michael Folorunsho, giunto in prestito dal Napoli.
«Se ho avuto problemi per il colore della pelle? Con me non attaccano certe cose, anzi più mi insultano, più mi carico; siano benvenuti gli insulti, se ti prendono di mira è perché ti temono. Un sogno? Un gol al debutto al San Nicola - ha detto - e la vittoria della squadra».
Folorunsho è entusiasta della nuova destinazione: «Vedere uno stadio che esplode così fa venire i brividi. Questa chiamata del Bari ha significato tanto per me, dopo due anni in crescendo al Francavilla, durante i quali ho capito che forse potevo fare il calciatore sul serio. In realtà pensavo che passare dalla Primavera alla C sarebbe stato facile, invece all’inizio ho fatto davvero fatica, giocare con i grandi è tutto un altro calcio», ha spiegato il calciatore romano, cresciuto nei campetti di periferia della Capitale.
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