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Regione Puglia, primarie del centrosinistra: verso una corsa a quattro

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Regione Puglia, primarie del centrosinistra: verso una corsa a quattro

Oltre Emiliano, si profilano le ipotesi Gentile, Amati e Palmisano

Giovedì 27 Giugno 2019, 11:04

BARI - Non c’è alcuna certezza sulla data delle primarie del centrosinistra per il candidato presidente in vista delle regionali 2020, ma la griglia di partenza per la competizione diventa più corposa ogni giorno. In pole c’è il governatore Michele Emiliano, che spinge da mesi per tenere le primarie con i suoi possibili competitor: nelle ultime settimane ha intensificato la pratica del confronto con la sua maggioranza e ha dialogato con i consiglieri regionali che si riconoscono nel progetto trasversale e autonomo C-Entra il futuro. Nelle more ha anche nominato il consigliere de La Puglia con Emiliano, Paolo Pellegrino, delegato per l’edilizia ospedaliera (mentre l’assessorato alla Sanità resta pertinenza del presidente).
Nel Pd è in campo anche Elena Gentile, ex eurodeputato di Cerignola. Mancata la rielezione a Bruxelles per una manciata di voti (l’ultima eletta è la renziana Pina Picierno), ha nelle ultime settimane attaccato la segreteria regionale guidata da Marco Lacarra, e potrebbe avviare una macchina politica anche per le primarie, riattivando i canali che le hanno consentito di raccogliere alle europee oltre cinquantamila voti.

Sempre in area Pd, alcune indiscrezioni indicano Fabiano Amati come catalizzatore di un’area del centrosinistra che chiede maggiore concretezza sui temi: dai rifiuti alle liste d’attesa, passando per la lotta alla Xylella, il consigliere regionale fasanese, di cultura autenticamente liberale, è stato un costante pungolo - insieme ai colleghi Donato Pentassuglia, Ruggero Mennea, Gianni Liviano, Sergio Blasi e Napoleone Cera - rispetto all’attività della giunta regionale guidata da Emiliano. La costituzione dell’associazione C-Entra il futuro, che ha una ramificazione territoriale in ogni provincia, e una classe dirigente autonoma costruita su professionisti di tutti i territori può essere interpretata anche come un evidente segnale di radicamento, che avrebbe il suo peso in caso di corsa per le primarie.

Si inizia a delineare anche il progetto di Leonardo Palmisano, sociologo ex Sel, che sta lanciando il suo movimento (si chiamerà «Ambiente e Lavoro». «Ho già raccolto l’adesione della sinistra di Possibile per la mia candidatura - spiega lo studioso - e il leader nazionale, Pippo Civati, verrà a Bari a ufficializzare la mia candidatura il 17 luglio. Terremo una manifestazione nella periferia Sud, a Torre a Mare, e arriveremo con un bus elettrico. Spero che anche i Verdi si riconoscano nella mia piattaforma». Palmisano non teme la candidatura di Elena Gentile, esponente storica della sinistra ex Pci: «Pesca sostanzialmente all’interno del Pd», taglia corto. In questo percorso ci sono già, aggiunge, «gruppi di consiglieri comunali del Salento e del Foggiano, ex esponenti Pd della Bat. Al mio fianco c’è anche la sociologa salentina Irene Strazzeri e Nico Catalano, coordinatore politico con i territori».

Dialoga con la Gentile, infine, l’associazione della sinistra barese «La Giusta causa». Non c’è alcun accordo già sottoscritto, ma in passato si è registrata una sostanziale sintonia con le posizioni espresse dalla politica foggiana: «Con Elena - spiega Michele Laforgia, animatore del sodalizio progressista barese - ci siamo sentiti in campagna elettorale, sia nelle politiche che nelle europee. E’ un interlocutore di valore. Abbiamo fatto già iniziative in comune». Poi una precisazione che indica la scelta qualificante dell’associazione: «Non abbiamo mai parlato di primarie, ma abbiamo idee comuni e di buon senso. Il tema dei gazebo è prematuro. Prima bisogna discutere di perimetro della coalizione, di discontinuità, di programmi. Il nostro lavoro sulle idee troverà una sintesi entro l’autunno«. Infine una bordata all’assessore filoleghista Leo Di Gioia: «Mi stupirei di sentire elettori di centrosinistra che non hanno come priorità i contenuti e il programma. Di sicuro bisogna evitare di disorientare l’elettorato avendo come alleato Di Gioia, che ha rivendicato nell’ultima riunione del centrosinistra di aver votato per Salvini alle Europee…».

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