Il proprietario o detentore di terreni con piante colpite da Xylella che omette di farne denuncia all’Autorità competente, è punito con la sanzione amministrativa da 516 a 10.320 euro. Stessa sanzione anche per chi ritarda o omette di estirpare le piante infette. E’ quanto prevede la bozza del decreto sulle «Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agricole» anticipata dall’Ansa e nella quale è previsto anche l’abbattimento di piante monumentali solo previa autorizzazione dell’ente fitosanitario.
Nei casi di misure fitosanitarie derivanti da emergenza, si legge nella bozza, come appunto la Xylella, i Servizi fitosanitari di territorio attuano tutte le misure ritenute necessarie ad evitare la possibile diffusione di una malattia, anche sui materiali di imballaggio, i recipienti, sui macchinari o su quant'altro possa essere veicolo di diffusione di organismi nocivi.
L’abbattimento e le modifiche della chioma e dell’apparato radicale degli alberi monumentali infetti, si legge ancora nella bozza di decreto, sono realizzabili previo accertamento della presenza delle infezioni da Xylella, mediante prelievo di campioni di materiale vegetale, da parte di laboratori di analisi accreditati dagli enti competenti per territorio.
In caso di irreperibilità dei proprietari o dei conduttori a qualsiasi titolo e nell’ipotesi in cui questi rifiutino l'accesso, gli ispettori fitosanitari ed il personale di supporto muniti di autorizzazione del servizio fitosanitario, nell’esercizio delle loro attribuzioni, al fine di attuare le misure fitosanitarie di urgenza, accedono comunque alle aree e fondi privati. A tale scopo i servizi fitosanitari competenti per territorio possono richiede al prefetto l’ausilio della forza pubblica.
DI GIOIA: LA REGIONE RISPETTA PRESCRIZIONI UE E MINISTERO - «La Regione Puglia sta mettendo in atto tutte le prescrizioni di Bruxelles e del Ministero per rallentare quanto più possibile l’espandersi della Xylella, per la quale purtroppo ad oggi non esiste ancora un rimedio scientifico adeguato». Lo ha detto l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, a margine della conferenza stampa in cui sono state illustrate le attività svolte sino ad oggi per gestire la batteriosi da Xylella fastidiosa.
«Stamane abbiamo presentato i dati dei monitoraggi degli anni 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019, anche al fine di confutare le surreali teorie di quanti sostengono l’inesistenza di una vera e propria fitopatia e della relativa emergenza. I dati statistici dei campionamenti non la rappresentano in pieno perché purtroppo - ha sottolineato - non siamo più in grado di effettuare monitoraggi delle zone infette dove la quantità di alberi sarebbe dell’ordine di diverse decine di migliaia, se non centinaia di migliaia. Abbiamo, altresì, tenuto a precisare che l'emanando decreto sulle gelate conterrà delle prescrizioni utili anche per la gestione della Xylella e di questo siamo grati al Ministro Centinaio, sia per aver scelto come strumento il decreto, così come io e il presidente Emiliano avevamo chiesto, sia per avere inserito una semplificazione amministrativa per noi essenziale legata ai tagli degli alberi».
«Rimangono aperte - ha proseguito l’assessore - le questioni legate ai vivai per le quali, come anticipato, giovedì saremo a Roma, in occasione della riunione del Servizio fitosanitario nazionale, sì da poter dare una risposta concreta per la movimentazione del materiale vegetale nelle zone infette e per le deroghe ai sensi dell’articolo 9 della Decisione europea 789 del 2015». «Entrambe le tematiche sono fortemente attenzionate dalla struttura tecnica regionale e dalla politica: il nostro auspicio - ha concluso - è quello di risolvere presto, nell’interesse generale e di quello dei vivaisti, questa importante vertenza che attiene a un comparto essenziale per la Puglia».