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Emiliano: «Se Vendola vuole, si candidi. In Puglia chi non è salviniano sta con me»

 
Redazione online

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Il presidente Emiliano«Alla mia giunta do 7+»

«Penso che la mia amministrazione sia una delle più orientate a sinistra d'Italia»

Venerdì 01 Febbraio 2019, 14:26

16:54

«Se c'è qualcuno che si vuole candidare alle primarie e che ha bisogno di più tempo, non c'è problema, purché si candidi qualcuno. Io posso aspettare fino a luglio per fare le primarie, non sarebbe un dramma, ma devo avere un nome subito». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, parlando con i cronisti oggi a Bari della data delle primarie, al momento prevista per il 24 febbraio, con cui il centrosinistra sceglierà il prossimo candidato alla presidenza della Regione. Attualmente si sono sfilate dalla competizione Sinistra italiana e Puglia in più, poiché ritengono eccessiva l’accelerazione sulla data, che impedisce la presentazione di altre candidature.
A margine di un progetto sull'antimafia sociale, incalzato dai cronisti sull'argomento, Emiliano ha detto: «Chi invece, nel centrosinistra, lavora contro di noi senza accettare l’idea di fare le primarie, addirittura con l’ambizione di costituire un terzo polo, vorrà dire che avrà una forza elettorale. Se questa forza elettorale la mettiamo nelle primarie, può darsi che vincano loro e non ci sia bisogno di spaccare il centrosinistra».
«Io - ha aggiunto - non ho la pretesa di vincere a tutti i costi le primarie, certo non le posso perdere apposta per fare un piacere a nessuno, però sono disponibile a mettere in discussione il mio ruolo di candidato, ma più di questo non mi si può chiedere».

«Se c'è bisogno di più tempo - continua Emiliano - purché però il nome del candidato esca subito, valuteremo se questa proposta è realizzabile. Io penso di sì. Io posso aspettare fino a luglio per fare le primarie, non sarebbe un dramma, ma devo avere un nome subito». «Se invece si vogliono evitare le primarie solo per perdere tempo, per poi logorare il centrosinistra e farci perdere le elezioni - conclude - io ho il dovere in nome di tutta la mia comunità e della mia parte politica, di resistere a questo piano che tradisce tanti anni di buon lavoro in Puglia».

«Qualunque candidato, al di là delle schermaglie iniziali, finisce per accettare il sostegno di tutti coloro che lo vogliono votare. Esiste una forza di centro, fatta dall’Udc e da altri eredi della tradizione popolare democristiana, che vuole sostenere Antonio Decaro. Se lo faranno io sarò contento». Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, rispondendo ad una domanda sull'appoggio della lista Puglia Popolare alla candidatura di Decaro alle prossime elezioni amministrative di maggio 2019. «Sarebbe pazzesco - dice Emiliano - andare alle elezioni rifiutando il sostegno di una forza politica, che fa parte anche della maggioranza di centrosinistra della Regione». Il governatore pugliese interviene anche sulle prossime elezioni amministrative a Lecce. «Se il centrosinistra vuole l'aiuto del Movimento politico Andare Oltre» di Giuseppe Mellone, sindaco di Nardò, «deve smettere di insultarli, - dice Emiliano - devono smetterla di pizzicarsi». «La città di Lecce - continua - merita un buon sindaco. Carlo Salvemini sarebbe un ottimo sindaco. Ora devono lavorare sulla politica, sulla condivisione, sul programma. Quando si accorderanno, è possibile che il sindaco di Nardò e il suo movimento possano dare una mano». «Auspico - conclude - che ci sia una intesa, chiedendo a tutti di abbassare i toni, di rispettarsi maggiormente e di trovare le ragioni dell’alleanza nell’unità piuttosto che le ragioni della divisione».

SE VENDOLA VUOLE, SI CANDIDI - «Se Vendola si vuole candidare» alle primarie del centrosinistra per scegliere il prossimo governatore della Puglia «lo dica». Così il presidente della Regione, Michele Emiliano, parlando con i cronisti delle polemiche interne ad alcune forze di centrosinistra sulla data delle primarie, fissata il prossimo 24 febbraio.
«Mi ricordo - ha aggiunto Emiliano - quando il Partito democratico non voleva ricandidare Vendola e gli diceva 'tirati indietro perché tu non uniscì. La stessa cosa Vendola la sta dicendo a me».
«Vendola - ha ricordato Emiliano - disse 'facciamo le primarie' e, onestamente, penso che quello che fu consentito a lui deve essere consentito anche agli altri».


«Io - ha aggiunto - non ho detto devo candidarmi per forza, ho detto facciamo le primarie». Quanto alla possibilità di spostarle, Emiliano, che si è detto disponibile purché ci sia un candidato, ha precisato che «passare l’anno a tirare all’orso al Luna Park io non ci sto, perché io devo presentare i risultati dell’amministrazione, devo finire il lavoro e soprattutto devo costruire una coalizione per andare alle prossime elezioni». «E se tutto questo avviene con un gruppo di rancorosi e anche un pò traditori - ha rilevato - che lavora per Salvini, io non ci sto».
Emiliano ha poi ribadito di avere «ottenuto informazioni chiare, che vedo oggi non smentite da nessuno, di un accordo tra Renzi e Vendola per costituire un terzo polo al fine di favorire, è ovviamente una mia illazione, tutte quelle lobby contro le quali io mi sono schierato, soprattutto in materia ambientale di rifiuti, che evidentemente contano su di loro, perché io non ho altra spiegazione».

IN PUGLIA CHI NON È SALVINIANO STA CON ME - «Ricordo che la Puglia è una delle poche regioni in cui noi possiamo vincere le elezioni con il blocco giallo-verde. Se qualcuno si è messo in testa che deve far governare in Puglia la Lega Nord, lo dica chiaramente». Lo ha detto il governatore pugliese, Michele Emiliano, parlando con i cronisti oggi a Bari, a margine di una conferenza stampa su un progetto di antimafia sociale.
Tornando sulla ipotesi lanciata ieri di un complotto tra Renzi e Vendola per la nascita di un terzo polo per consegnare la Puglia a Salvini, Emiliano ha detto: «Se Renzi si è messo d’accordo con Salvini, lo dica. Se Vendola ha un accordo con Salvini lo dica».
«Certo - ha rilevato - è vergognoso perché entrambi fanno finta di essere anti salviniani». «Se viceversa vogliono trovare un accordo con noi - ha concluso - noi non abbiamo nessun problema. Non abbiamo nessun punto specifico sul quale c'è indisponibilità al discorso»

«Chi non vuole essere salviniano, in Puglia si avvicina a Emiliano». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, rispondendo alla domanda sulle critiche ricevute da alcune forze politiche del centrosinistra sul suo avvicinamento a esponenti del centrodestra.
«Io - ha aggiunto - ho visto fare all’amministrazione precedente di Vendola operazioni col centrodestra molto più brutali e molto più prosaiche. Noi almeno stiamo ragionando su un progetto, con tutti quei soggetti che non si trovano bene con Salvini, anche nel centrodestra, e che si avvicinano a noi».
«Io penso che la mia amministrazione - ha concluso - sia una delle più a sinistra d’Italia».

MARMO: EMILIANO HA NEMICO IMMAGINARIO - «I bambini giocano e parlano, ogni tanto, con qualche amico immaginario. Il nostro simpatico presidente di Regione, invece, asfissiato dalla mania di complotti, ha il 'nemico immaginariò. Ne vede parecchi ovunque, vede intrighi in ogni dove, fantasmi che lo assillano. Emiliano ha ragione, noi comprendiamo che sia in uno stato di ansia perché il centrodestra sta risalendo la china, si sta ricompattando e torna ad essere un avversario temibile nelle urne. La paura, come si dice, fa 90 e in alcuni casi fa venire qualche mania di persecuzione». Lo afferma il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia alla Regione Puglia, Nino Marmo. «Quello che Emiliano non comprende - aggiunge - è che lui non perderà le elezioni perché sarà tradito dai suoi stessi alleati. Lui perderà perché non ha dato risposte ai cittadini. Non ha fatto niente di emblematico e di sostanziale in questi anni di guida della Puglia e potremmo fare l’elenco di grandi fallimenti che costano carissimo alla nostra comunità: la Xylella, il Psr, le gelate, la sanità, il dramma occupazionale: la lista è lunga. Inutile cercare alibi alla sconfitta: è lui l’unico responsabile».

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