Sabato 06 Settembre 2025 | 11:35

Gravina, la protesta degli agricoltori contro cartelle consorzi di bonifica

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Gravina, la protesta degli agricoltori contro cartelle consorzi di bonifica

A Bari e a Gravina trattori in strada: «Servizi inesistenti»

Lunedì 28 Gennaio 2019, 14:59

BARI - E’ scoppiata la vertenza dei Consorzi di Bonifica contro ogni ipotesi di emissione di cartelle dei ruoli di bonifica 2016, 2017, 2018. Due le manifestazioni oggi in Puglia, a Bari e a Gravina in Puglia. Nel piccolo centro della Murgia barese ha fatto tappa il presidio permanente e itinerante di Coldiretti dove gli agricoltori, con i trattori, hanno presidiato la sede del Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia, con gli slogan 'Niente servizi, niente cartellè, '#stopcartellepazzè, '#disastrocolposò. E’ stato presentato il 'Dossier della bonifica che non c'è', un reportage fotografico di canali ostruiti da vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea con piante con diametri tali da testimoniare la mancanza di opere bonifica da oltre vent'anni, reti di scolo ingombre di qualunque materiale, sponde di canali fessurate e in alcune parti divelte.

«A fronte di danni in campagna per cui abbiamo predisposto la richiesta di risarcimento danni, gli agricoltori - dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Bari - sono chiamati a pagare per servizi che non esistono, rei di vivere e lavorare in campagna, ma pagano a caro prezzo i disservizi e l’incuria di un servizio esattoriale immotivato. E quando non pagano si vedono pignorare mezzi, strutture e addirittura le pensioni». La Coldiretti chiede quindi che non vengano emessi i ruoli di bonifica, nell’attesa che il Consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia si faccia carico, attraverso un piano organico pluriennale, di tutti gli interventi di manutenzione assenti da decenni.

Nel capoluogo pugliese, invece, gli agricoltori hanno manifestato sul lungomare davanti alla sede dei Consorzi di bonifica. Con loro il deputato della Lega Rossano Sasso. «Ci sono agricoltori - dichiara il parlamentare - che si sono visti pignorare la pensione, gli strumenti di lavoro, costretti a pagare per dei servizi mai resi. Mi piacerebbe sapere cosa hanno bonificato in questi anni, e che fine abbiano fatto i soldi erogati dalla Regione allo scopo proprio di bonificare i terreni». «La Regione Puglia, attraverso dei carrozzoni chiamati consorzi di bonifica, tartassa questi lavoratori in cambio di servizi inesistenti. Le cartelle esattoriali - dice Sasso - sono ingiuste e inique, il mio impegno in difesa di chi lavora e si spacca la schiena per 14 ore al giorno e che tra xylella, gelate ed emergenze varie, non può e non deve pagare anche per l'incapacità di una classe politica pugliese che non vediamo l'ora di mandare a casa». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)