TARANTO - Il futuro appeso a un link. Per sapere se passeranno alle dipendenze di ArcelorMittal (dall’1 novembre) o resteranno per almeno cinque anni in capo all’amministrazione straordinaria e per trovare tutte le informazioni che li riguardano, i lavoratori del Siderurgico potranno collegarsi dal 29 ottobre al portale MyIlva e accedere alla propria pagina personale digitando nome utente e password. Lì troveranno pubblicata anche l’eventuale lettera di assunzione. In alternativa, potranno chiedere assistenza e informazioni a un numero verde dedicato o scrivere una mail all’amministrazione del personale del gruppo Ilva. Alcuni delegati sindacali si dicono all’oscuro di tutto e non nascondono il proprio disagio perché sono, dovrebbero essere, loro il primo punto di riferimento dei lavoratori. Ilva e ArcelorMittal utilizzano il web per ricordare che nell'ambito della procedura di acquisto, come stabilito dall'accordo sindacale del 6 settembre 2018, «è prevista una soluzione per tutti gli attuali dipendenti entro la durata del piano industriale». Gli scenari sono sintetizzati in quattro punti. Il primo (Esodo volontario): «È prevista la possibilità di aderire al piano di incentivazione all'esodo volontario. Il modulo di adesione all'esodo è già disponibile sul portale Myllva». Il secondo (Assunzione in ArcelorMittal): «Secondo l’accordo sindacale siglato il 6 settembre 2018, 10.700 lavoratori di llva (8200 a Taranto ndr) dal 1° novembre 2018 e per il periodo transitorio verranno distaccati da Ilva ad ArcelorMittal, che invierà in seguito ad ognuno di loro una proposta di assunzione. Le lettere di distacco verranno pubblicate il 29 ottobre 2018 sulla pagina personale di ciascuno sul portale MyIIva».
Il terzo (Amministrazione Straordinaria): «Nel caso il dipendente non sia tra i destinatari della proposta di assunzione o non abbia aderito al piano di incentivazione all’esodo volontario, è prevista la collocazione in Cassa Integrazione Straordinaria a partire dal 1° novembre». Il quarto (Priorità ai lavoratori in Cassa Integrazione): «Durante la realizzazione del piano industriale, ArcelorMittaI Italia, qualora dovesse effettuare ulteriori assunzioni, si impegna a dare priorità ai lavoratori ancora in Cassa Integrazione, che saranno comunque tutti assunti al termine del piano».
Ricapitolando. In 8200 dall'1 novembre prossimo passeranno alle dipendenze di ArcelorMittal, ma i lavoratori dell'Ilva - quelli che non scelgono l'esodo volontario con incentivo – dovranno attendere il 29 ottobre per scoprire il proprio futuro. Ovvero se saranno assunti dal nuovo proprietario o resteranno con l'amministrazione straordinaria. Quasi tutti usufruiranno della cassa integrazione, solo in 300 saranno utilizzati per le attività di bonifica. Su un organico di 10826 sono 2586 gli esuberi dichiarati. Alcune centinaia però accetteranno l'esodo incentivato: 100mila euro lordi (77mila netti) per chi lascia l'azienda entro il 31 gennaio 2019, poi la cifra scende col sistema a scalare, e due anni di Naspi, indennità mensile di disoccupazione.
«Gli impiegati – lamenta un delegato sindacale – non verranno toccati, come sempre. I 40 in esubero verranno trasferiti al Centro Studi. Gli Rsu passeranno da 81 a 63. In 18 saranno tagliati in proporzione tra le organizzazioni sindacali».
Ecco cosa resta, commenta Massimo Battista, lavoratore Ilva e consigliere comunale, «della classe operaia Ilva, un sito internet e un numero verde per conoscere il proprio destino. Sono lontani i tempi delle lotte per rivendicare salari più alti e maggiori diritti. Oggi si fa sindacato sulle chat delle più note app di messaggistica istantanea. E così, giorno 29, circa 11.000 operai attenderanno di conoscere il proprio destino lavorativo, attaccati ad uno smartphone».