Dal 2008 al 2017 avrebbero percepito indebitamente sovvenzioni pubbliche per complessivi 1,5 milioni di euro, finalizzate alla gestione di tre scuole materne a Valenzano (Bari) e Francavilla Fontana (Brindisi), da ieri sotto sequestro preventivo, truffando Miur, Regione Puglia e Comune di Valenzano. Nel procedimento penale per truffa aggravata e falso che ha portato al sequestro eseguito ieri dai Carabinieri su disposizione del gip Francesco Mattiace che ha accolto la richiesta del pm Isabella Ginefra, sono indagate complessivamente - si è appreso oggi - dieci persone, il legale rappresentante della società cooperativa sociale «I cuccioli dell’Aquilone» Rosa Agostinelli e suo marito, l’ex consigliere comunale di Valenzano Massimo Sollecito, ritenuto amministratore di fatto, sette funzionari del Comune di Valenzano (un dirigente Asl, responsabili dell’ufficio tecnico e del settore Servizi sociali), alcuni ormai in pensione, e un tecnico della cooperativa.
In particolare, gli investigatori hanno accertato che le tre scuole materne paritarie non erano in possesso dei requisiti previsti per ospitare i 98 bambini iscritti, ma avrebbero potuto accoglierne fino a 73. I tre asili da questa mattina sono chiusi al pubblico.
Il sequestro si è reso necessario, si legge negli atti, «a tutela dei minori utenti del servizio" perché le strutture potrebbero sottoporre «i bambini ai rischi connessi alla mancanza dei requisiti dei locali destinati ad accogliere un numero così elevato di minori come quello accertato».
L’indagine è partita da alcune verifiche fiscali eseguite dalla Guardia di Finanza nel 2011 e da esposti su presunte irregolarità strutturali. È stata così accertata l’esistenza di autocertificazioni risalenti a dieci anni fa, necessarie ad ottenere i contributi pubblici, nelle quali si attestavano falsamente le dimensioni di spazi adibiti a giardino, cucine e bagni, in realtà più piccoli degli standard richiesti, mentre i pubblici ufficiali avrebbero rilasciato le relative autorizzazioni senza adeguate verifiche. È stato anche accertato che il personale assunto non prestava realmente servizio per tutte le ore dichiarate e in alcuni periodi una sola cuoca avrebbe curato le mense di due diversi asili.
Nel decreto di sequestro si evidenzia, tuttavia, che parte delle contestazioni, quelle relative agli anni 2008-2013, siano ormai prescritte e quindi gli illeciti contributi ancora perseguibili ammontano a circa 880 mila euro