Lunedì 20 Ottobre 2025 | 15:46

L'officina, la scuola serale, le sue amate moto: chi era Alessandro Del Core, il 19enne morto a Bari dopo lo schianto contro un'auto

L'officina, la scuola serale, le sue amate moto: chi era Alessandro Del Core, il 19enne morto a Bari dopo lo schianto contro un'auto

 
Redazione online

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L'officina, la scuola serale, le sue amate moto: chi era Alessandro Del Core, il 19enne morto a Bari dopo lo schianto contro un'auto

Un ragazzo determinato, innamorato della vita e delle moto, che sognava il diploma e coltivava amicizie sincere. La comunità e la fidanzata lo ricordano per la sua energia e passione travolgente

Lunedì 20 Ottobre 2025, 12:20

Un ragazzo di grande cuore, diviso tra la passione per i motori e il desiderio di crescere: questo era Alessandro Del Core, 19enne morto ieri sera dopo uno scontro tra la sua moto e un'auto a Bari, nel quartiere Japigia, nei pressi del Sacrario Militare in via Gentile. Di giorno lavorava come meccanico, di sera frequentava la scuola serale per conseguire il diploma, un traguardo a cui teneva molto. Chi lo conosceva lo descrive come un giovane determinato, sorridente e appassionato di tutto ciò che avesse un motore.

La moto non era solo un mezzo di trasporto per lui, ma una vera e propria parte della sua identità. «A me basta un rettilineo, una moto e un po’ di gas per sentirmi vivo», scriveva sui social, alternando la spavalderia dei vent’anni alla consapevolezza dei rischi della strada: «Andate in moto, ma sempre con la testa». Le due ruote rappresentavano per Alessandro libertà, equilibrio e un rifugio dove l’ansia scompariva.

Il suo mondo ruotava attorno agli amici, alla palestra, alle serate tra motori e risate, e soprattutto all’amore per la fidanzata Ester. «Riposa in pace piccolo mio», ha scritto lei condividendo una foto insieme a lui, sorridenti e spensierati. Sui social, gli amici e la comunità hanno inondato le sue pagine di ricordi e messaggi di affetto: «Impenna per noi da lassù, Ale». Alessandro sarà ricordato così: con il casco tra le mani, il sorriso acceso e lo sguardo rivolto sempre verso la prossima curva, simbolo di una passione che non conosceva confini.

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