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Formazione professionale, Puglia verso l'emergenza: scadono 280 contratti

 
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Formazione professionale, Puglia verso l'emergenza: scadono 280 contratti

L'allarme degli enti accreditati. A rischio la Did, i patti individualizzati e i tirocini

Domenica 21 Ottobre 2018, 10:18

BARI - Se la Regione Puglia non provvederà ad emanare i nuovi bandi per il settore della formazione professionale, gli enti accreditati, a partire dal 1 gennaio prossimo, non potranno più garantire il pagamento degli stipendi dei lavoratori. A rischio, pertanto, oltre ai dipendenti ex Enaip - circa 280 - attualmente in servizio nei Centri per l’impiego ai quali a dicembre 2018 scadranno i contratti, anche gli operatori degli stessi enti.

Questa la sollecitazione che Padre Mero, coordinatore della delegazione trattante Enti storici e sindacati, ha rivolto alla commissione Lavoro e formazione professionale presieduta da Domenico Santorsola nel corso dell’audizione riguardante la ricollocazione dei lavoratori ex Enaip Puglia. Mero ha confermato la ricostruzione fatta nella scorsa seduta da Leo Caroli, a capo della task force regionale che ha gestito la procedura di liquidazione coatta amministrativa dell’ente: a fronte di una platea iniziale di 474 dipendenti, in seguito all’accordo quadro tra Regione ed enti di formazione del 2012, i lavoratori sono stati riqualificati e ricollocati nei Centri per l’impiego e da gennaio scorso risultano solo 22 le unità in esubero, di cui 17 con un lavoro precario e 5 disoccupati. Una situazione che però rischia di sfociare in una nuova emergenza.

«È fondamentale istituire un servizio di monitoraggio della Sezione Formazione Professionale, per verificare la qualità e l’efficienza degli interventi formativi erogati dagli enti di formazione accreditati presso la Regione Puglia. Questo - dicono le consigliere regionali del M5S Antonella Laricchia e Grazia Di Bari - sia per garantire la corretta partecipazione ai bandi regionali che per migliorare il servizio ai cittadini. Attualmente i cittadini che si rivolgono ai Centri per l’Impiego ricevono l’elenco degli enti di formazione accreditati, senza però sapere quali siano le loro performances, perché la qualità delle azioni è misurata solo nella fase di valutazione preliminare del progetto formativo presentato, mentre non è previsto un efficace monitoraggio a conclusione dello stesso. Presenteremo una mozione per chiedere che nell’Arpal, la nuova agenzia per le politiche del lavoro venga introdotta la figura del valutatore indipendente a cui spetterà il compito di verificare la qualità di queste politiche e di elaborare una relazione annuale da presentare in Consiglio».

«In Puglia ci sono 280 lavoratori che non ricevono lo stipendio da quattro mesi, nell’indifferenza generale, e senza avere alcuna certezza sul proprio futuro. Si tratta dei Formatori - dice Sergio Blasi (Pd) - risorse tanto silenziose quanto indispensabili della Regione, che dal 2002 offrono ai cittadini pugliesi i servizi di politica attiva del lavoro all’interno dei Centri per l’impiego, e che a partire dal prossimo gennaio potrebbero rimanere a casa per la sospensione delle attività di formazione». Senza i formatori, sottolinea, si bloccherebbero servizi quali il rilascio della Did (dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro), la stipula del patto individualizzato e l’avvio dei tirocini formativi. Quella dei Formatori è una situazione nota da tempo, ma che non può più andare avanti. È ora di trovare una soluzione stabile e duratura che restituisca dignità e serenità a questi lavoratori».

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