Martedì 09 Settembre 2025 | 00:25

Puglia, i gialloverdi si dividono sul ddl anti-omofobia

 
Leonardo Petrocelli

Reporter:

Leonardo Petrocelli

I giallo-verdi in Puglia

Caroppo (Lega) e Barone (M5s)

Per i Cinque Stelle, si tratta di un atto di civiltà, mentre la Lega tuona: «Provvedimento folle»

Sabato 21 Luglio 2018, 08:00

10:03

BARI - Uniti a Roma e divisi in Puglia. Lega e Movimento 5 Stelle, «legati» dal contratto di governo su temi nazionali, si dividono a livello locale. Ed è soprattutto l’etica a spaccare il fronte «gialloverde». Prova ne sia, la travagliata vicenda del ddl regionale contro l’omotransfobia, reduce da un doppio passaggio in Commissione Sanità e da un rinvio al 6 settembre, termine ultimo di presentazione degli emendamenti.

Il provvedimento, uno di quelli da «dentro o fuori», ha spinto le forze in campo ad uscire allo scoperto. Da un lato, il centrodestra s’è scoperto compatto nella condanna di un disegno che il coordinatore regionale della Lega, Andrea Caroppo, ha definito senza mezzi termini «folle, ideologico e liberticida». Da Forza Italia ai centristi, passando proprio per il Carroccio, l’opposizione è netta. Dall’altra parte, a sostegno del ddl, il governatore Michele Emiliano, il consigliere regionale di Sinistra italiana/Leu, Cosimo Borraccino, e il Movimento 5 Stelle che ha scelto di appoggiarlo. Nel mezzo, le civiche vicine al governatore e il Pd, accusati da Borraccino di latitare sul tema. Ciò che però appare più evidente è la contrapposizione tra leghisti e grillini, posizionati sui lati opposti della barricata. A rivendicare, con convinzione, la posizione pentastellata è la consigliera Rosa Barone: «Le audizioni sono state toccanti - spiega -. Abbiamo ascoltato le testimonianze di genitori i cui figli avevano subito discriminazioni, piccoli e grandi. È un provvedimento moderno di civiltà. Senza eccedere negli ideologismi, credo che sostenerlo sia stato importante». La Barone, cattolica praticante, rivendica la propria sensibilità in tema di battaglie di genere: «Ricordo quanto stanno facendo i nostri sindaci, dalla Raggi alla Appendino. I matrimoni gay? Sì, sono favorevole. Magari non alle adozioni, ma questi sono temi fortemente influenzati da convinzioni personali. Anche nel nostro gruppo consiliare ci sono dei distinguo». Il rifermento è al consigliere Mario Conca, il meno «entusiasta» (eufemismo) tra i pentastellati nella battaglia pro-ddl. Un nodo, quest’ultimo, che evidenzia un aspetto ulteriore. Se è vero che gli alleati romani mostrano a livello locale segni rilevanti di diversità è altrettanto evidente come, all’interno dello stesso «corpaccione» grillino, convivano anime differenti, spesso lontane fra loro eppure disposte a convivere.

E, tuttavia, il tema principale rimane sempre il medesimo e interroga proprio i rapporti Lega-M5S: uniti a Roma e «nemici» in periferia? «Sì, capisco bene cosa intende - riflette la Barone -. A livello nazionale abbiamo fatto accordi di massima. Se entrassimo troppo nello specifico, soprattutto in una sfera delicata come quella etica, forse non ci troveremmo per niente. Lega e M5S non sono sovrapponibili e, a livello locale, spesso le differenze emergono». Impossibile, a questo punto, non riferirsi alle frasi del ministro Lorenzo Fontana sulle famiglie arcobaleno («non esistono»). «In quel caso - riprende - è intervenuto anche Salvini per rettificare. Quelle uscite del ministro, che non condivido, sono state fatte a titolo personale. Può succedere, nella spartizione quel dicastero è...toccato a loro. Comunque, nulla del genere è previsto nel contratto».
E proprio l’accordo «gialloverde» è il nodo su cui insistono entrambe le parti. È Caroppo a richiamarlo fin da subito: «Non entro nel merito delle scelte di altri partiti - spiega - Tra noi e i grillini esiste, a livello nazionale, un accordo nero su bianco nel quale non si fa riferimento a nulla di simile al ddl omofobia che stiamo discutendo qui sulla base di una emergenza inesistente. Ecco questo è il punto: se in Puglia qualcuno non avesse evidenziato un problema che non c’è - conclude - non staremmo qui a discutere né a parlare di contrapposizioni. La nostra posizione comunque è chiara e la porteremo avanti con convinzione »

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)