«Bentornata a scuola Giusy». È la frase che campeggia sul murale che raffigura il volto di Giusy Potenza, la 14enne uccisa a Manfredonia il 12 novembre del 2004 il cui corpo, con il volto sfigurato a sassate, fu trovato il giorno dopo su una scogliera. L'iniziativa, ideata e promossa dall’avvocata Innocenza Starace, legale dei familiari della giovane vittima, è stata presentata durante un’iniziativa pubblica davanti all’istituto magistrale, lo stesso che frequentava la 14enne.
A realizzare l’opera, su un muro della scuola, sono stati l'artista Raffaella Fariello, studenti e giovani di associazioni cittadine.
Per il delitto della 14enne è in carcere il cugino di secondo grado della vittima, Giovanni Potenza, condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione, che attualmente beneficia del regime di semilibertà.
Alla cerimonia hanno partecipato anche i familiari di Giusy Potenza, compresa la sorella Michela che non vive a Manfredonia, oltre rappresentanti del Comunali, compreso il sindaco Domenico La Marca, e studenti.
«Questo murales rappresenta la vittoria del bene sul male e sulla violenza - ha detto l’avvocata Starace - il volto di Giusy continua ad esserci per Manfredonia per sempre, perché il progetto dell’assassino di schiacciare con un masso il suo volto è fallito. Quindi è una manifestazione della città di resistenza e lotta».
«Non siete soli ragazzi: ricordate che c'è sempre un faro nella vostra vita a cui chiedere aiuto», è l’appello rivolto agli studenti dall’artista Raffaella Fariello.