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Foggia, alla sbarra il Lupin delle banche: Bonalumi fa scena muta davanti al giudice

 
Redazione Foggia

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Documenti falsi e abitazione, si cercano i fiancheggiatori del boss foggiano Olinto Bonalumi

È accusato di aver portato via 15 milioni dai caveau del Banco di Napoli: preso dopo una lunga latitanza

Martedì 18 Febbraio 2025, 06:00

FOGGIA - Dal carcere romano di Rebibbia in videocollegamento con l’aula della corte d’appello di Bari, Olinto Bonalumi ha assistito in silenzio al processo Goldfinger a 9 imputati (stralciate altre due posizioni) accusate a vario titolo di un furto, tentato furto, riciclaggio e ricettazione. Bonalumi, 66 anni, l’Arsenio Lupin foggiano, di nuovo in cella dal 6 gennaio scorso quando fu catturato a Roma dopo 4 anni di latitanza e che da un mese ha cominciato a scontare un cumulo pene di oltre 13 anni per furto, rapina, corruzione e tentata concussione, dovrà attendere la primavera per sapere se i giudici confermeranno la condanna a 13 anni quale ideatore del maxi-furto da 15 milioni di euro nel caveau delle cassette di sicurezza dell’ex Banco di Napoli di piazza Puglia svaligiato a Foggia a marzo 2012; oppure lo assolveranno; o gli ridurranno la pena.

Il processo è proseguito con l’arringa dell’avv. Francesco Santangelo difensore di Federico De Matteis, foggiano, condannato in primo grado a 8 anni quale presunto braccio destro di Bonalumi; il legale ha chiesto l’assoluzione. Si torna in aula in aprile per l’ultima arringa, poi il verdetto. Il pg Patrizia Rautis nell’udienza del 2 dicembre scorso ha chiesto la conferma delle pene inflitte a settembre 2023 dal Tribunale dauno: 13 anni per Bonalumi, accusato del furto in banca e del tentato furto nel caveau delle gioiellerie Sarni al centro commerciale Mongolfiera sventato dalla Polizia ad agosto 2012; 5 anni alla moglie Patrizia Di Biase, accusata d’aver riciclato parte del bottino milionario; 8 anni a De Matteis (prescritta in primo grado l’imputazione di concorso nel tentato furto da Sarni); 6 anni a testa a Domenico Di Sapio e Gennaro Rendine, guardie giurate in servizio nella banca svaligiata all’epoca dei fatti, che avrebbero aiutato la banda di ladri professionisti; 5 anni e 8 mesi al romano Papa per concorso nel tentato furto nel caveau delle gioiellerie; 5 anni a testa al cerignolano Antonio Caputo e al foggiano Venturo Ricchiuti per riciclaggio di parte del bottino; 5 anni anche al foggiano Corrado Folchino per ricettazione di materiale vario. I 9 imputati si dicono innocenti. Stralciata la posizione dei romani Stefano Virgili e Vincenzo Facchini, condannati a Foggia a 5 anni e 8 mesi a testa per concorso nel tentato furto da Sarni.

Il blitz «Goldfinger» della squadra mobile scattò il 10 marzo 2015 con l’esecuzione di 15 ordinanze cautelari: 9 in carcere, 4 domiciliari, 2 obblighi di dimora. Il processo a Foggia iniziato a novembre 2015 e conclusosi il 7 settembre 2023 contava 20 imputati: 3 assolti, prescrizione per 6, condanne per 11 foggiani e romani a complessivi 70 anni. Bonalumi arrestato in occasione del blitz tornò libero a settembre 2016 dopo 18 mesi tra carcere e domiciliari...

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