FOGGIA - «Rispondere a un provocatore che vive professionalmente di provocazioni, nell’accezione più negativa del termine, non credo sia né utile né costruttivo, e sinceramente nemmeno mi interessa. Come sindaca, però, devo purtroppo constatare quanto male faccia a una comunità più volte ferita, più volte tradita, una perpetua narrazione negativa basata su pregiudizi e luoghi comuni confusi e spacciati per eclatanti verità»: così la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, ha risposto al conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani che, durante la trasmissione La Zanzara, ha definito Foggia «una delle città più brutte e criminali d'Italia». «Una narrazione - ha continuato - che dimentica e nasconde gli enormi sforzi profusi in ogni ambito», che «va ben oltre episodi di cronaca nera strumentalizzati ad arte per alimentare un becero e superficiale qualunquismo, da moltiplicare e amplificare via social network».

«Dobbiamo rivendicare la grande bellezza della nostra città. Episodi di cronaca nera strumentalizzati ad arte per alimentare un becero e superficiale qualunquismo»
Giovedì 12 Settembre 2024, 16:15
«Nessuno nega e intende negare - ha continuato - le sofferenze, le criticità, le emergenze, gran parte delle quali non esclusive e comuni a un Mezzogiorno d’Italia colpevolmente marginalizzato da tempi remotissimi: il nostro compito è affrontarle con consapevolezza e determinazione, senza cercare alibi ma anche e soprattutto rivendicando con orgoglio la ‘grande bellezza’ della quotidianità, della sensibilità, del coraggio, dell’impegno che accomuna chi conosce e cerca di conoscere e vivere davvero la nostra città, una Foggia capace di stupire e sorprendere –nei suoi scorci più suggestivi, nel suo patrimonio storico e architettonico poco conosciuto, nel suo fervore culturale, nelle sue borgate e nelle sue tradizioni e identità- anche chi preferisce limitarsi a insultare e deridere».