FOGGIA - Il pm Anna Landi ha chiesto il rinvio a giudizio degli avvocati foggiani Michele e Alessandro Mongelli di 41 e 40 anni e di tre coimputati - i coniugi Michele Tricarico e Elisa Rita Russo di 42 e 38 anni, e Antonio Stanchi di 39 anni – nell’inchiesta su una serie di presunti falsi per ingannare un notaio e poter incassare risarcimenti per incidenti stradali mai avvenuti e/o verificati in maniera differente rispetto a quanto sostenuto nelle richieste inoltrate alle compagnie assicurative e nelle cause civili davanti al giudice di pace. I 4 uomini furono arrestati dalla squadra mobile e portati in carcere il 26 ottobre 2023 su ordinanze del gip, mentre alla Russo fu imposto l’obbligo di firma: misure cautelari poi revocate.
Udienza a giugno - Il gup Michela Valente ha fissato al 6 giugno l’udienza preliminare: i fratelli Mongelli sono difesi dagli avv. Giulio Treggiari e Rosario Marino e respingono le accuse; i coniugi Tricarico-Russo dall’avv. Giovanni Berardi (Tricarico confessò nell’interrogatorio di garanzia, la moglie si avvalse della facoltà di tacere); e Stanchi dall’avv. Ettore Censano (ammise e chiamò in causa i Mongelli). Parte offesa il notaio foggiano che sarebbe stato indotto in errore dai due avv. Mongelli perché firmasse procure speciali che li autorizzassero a riscuotere per conto dei clienti i risarcimenti liquidati dalle assicurazioni.
53 imputazioni - Sono 53 i capi d’imputazione contestati dal pm a vario titolo ai 5 imputati per fatti del 2022/2023 e per 6 distinte ipotesi di falso: falsità ideologica del pubblico ufficiale in atto pubblico; falsa attribuzione di identità; possesso/fabbricazione di documenti falsi; falsa testimonianza; falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale; falsità materiale commessa dal privato. I numeri dell’inchiesta parlano ancora di 18 documenti di identità che sarebbero stati falsificati per consentire ai coniugi Tricarico-Russo e a Stanchi di spacciarsi per altre persone; 17 riscossioni di risarcimenti per incidenti stradali pagati dalle assicurazioni in base a 7 sentenze dei giudici di pace (6 di Foggia, 1 di Termoli) e 10 accordi stragiudiziali, per un importo complessivo di oltre 41mila euro, con somme variabili da 865 a 3250 euro; 37 procure speciali rilasciate dal notaio che sarebbe stato raggirato per consentire l’incasso di quelle somme in favore dei 2 avvocati nominati dai clienti; 1 falsa testimonianza resa davanti al giudice in una causa civile sempre per un sinistro stradale; Tricarico e Stanchi risulterebbero coinvolti in 38 e 14 incidenti con ruoli di volta in volta diversi: responsabili, conducenti delle auto, danneggiati, o testimoni; la squadra mobile accertò che l’avv. Alessandro Mongelli era difensore in 150 casi di incidenti stradali contando i procedimenti aperti, quelli liquidati e altri conclusi senza esito.
L’atto di accusa – Gli avv. Mongelli, secondo la tesi di pm e poliziotti, si presentavano nello studio del notaio o inviavano via mail i documenti d’identità di loro clienti, chiedendo il rilascio di procure speciali notarili che li autorizzassero a riscuotere sui propri conti correnti e per conto dei clienti i risarcimenti per incidenti che la Polizia ipotizza siano “fantasma” (circostanza esclusa dalla difesa dei due legali). Nello studio del notaio si sarebbero quindi presentati spacciandosi per altre persone 2 volte Stanchi; 6 Tricarico; 9 la Russo, esibendo documenti taroccati “e inducendo in errore il notaio a formare una procura speciale perché il soggetto rappresentato nella foto del documento risulta diverso” contesta il pm.
Sospetti e denuncia – A dicembre 2022 il notaio ebbe i primi sospetti perché la foto sulla patente di tale Michela V. inviata via mail dall’avv. Alessandro Mongelli per il rilascio dell’ennesima procura speciale finalizzata a riscuotere un’ingente somma liquidata dalla corte d’appello di Bari per un incidente in cui era morto il figlio, effigiava una persona diversa dalla vera Michela V. come accertò il notaio visionandone il profilo social su Facebook. Il notaio a quel puntò controllò tutte le procure rilasciate in passato ai clienti mandati dagli avv. Mongelli e s’accorse d’essere stato raggirato: a gennaio 2023 presentò denuncia alla squadra mobile, dando il via all’indagine.