FOGGIA - «Piano rifiuti, non siamo contenti», dice la sindaca Episcopo nel suo primo discorso a consiglio comunale riunito. La stoccata della prima cittadina avrà un prologo qualche ora più tardi con l’assegnazione della delega all’Ambiente e igiene pubblica alla neo vicesindaca Lucia Aprile, la “pasionaria” de “la società civile”, l’associazione che più di tutte ha fustigato la società pubblica durante i mesi caldi (luglio-agosto 2022) dei rifiuti per strada, i continui disservizi, le accuse e gli esposti da cui sono volate denunce ai vertici dell’azienda barese a capitale di minoranza anche foggiano (20%).
Di acqua sotto i ponti ne è passata, ma i foggiani con Amiu continuano ad avere un conto aperto e la sindaca non si risparmia, lo dice a cuore aperto in consiglio comunale: un piano di decoro urbano che non decolla, i cassonetti ancora lì vetusti e abbandonati, un servizio di raccolta in affanno nonostante sia stato incrementato il numero degli addetti con l’assunzione di altre 22 persone (ancora sott’organico). Amiu non risponde alle provocazioni e tira dritto, anche se la nomina di Aprile (a quanto si vocifera) verrebbe vista come un gesto ostile dall’azienda e il consigliere di opposizione Giuseppe Mainiero parla apertamente di «incompatibilità» nell’incarico per il «contenzioso legale» di cui sopra.
Ma allora Aprile cosa farà? «Il gruppo consiliare la sostiene con forza - dice l’europarlamentare 5 stelle Mario Furore, ispiratore di cariche e poltrone a cominciare dalla candidatura della Episcopo - quando alla denuncia di Amiu partì da un esposto collettivo di un’associazione: Lucia Aprile potrebbe al limite ritirare la sua firma da quell’esposto, se crea imbarazzo. La verità - aggiunge l’on. Furore - è che avevo proposto Aprile al Suap (sportello unico per le imprese: ndr), ma lei ha espresso il desiderio di occuparsi di Amiu. Ho così rimesso tutto alla decisione della sindaca e al gruppo consiliare. Ho fatto da notaio, hanno deciso tutto loro».
La sindaca nel suo discorso ha auspicato «una città finalmente diversa anche e soprattutto per una svolta significativa nel ciclo dei rifiuti. Il Piano Industriale di Amiu Puglia andrà puntualmente verificato nell’ottica di un’analisi scrupolosa del rapporto tra costi e benefici per la comunità, di una più efficace gestione della raccolta, dello spazzamento e del trattamento dei rifiuti stessi, della funzionalità dell’Impianto di Passo Breccioso, della sicurezza dei Centri di Raccolta, del rilancio della differenziata finora ferma al palo, del rinnovamento dei cassonetti e dei mezzi, del contrasto allo smaltimento illegale e della bonifica dei siti inquinati».
La Gazzetta ha chiesto un commento al presidente di Amiu, Paolo Pate, che non si è sottratto: «Abbiamo da subito avviato un confronto con la sindaca Episcopo, non appena eletta, e con la nuova Amministrazione, confrontandoci già sui numerosi temi che riguardano in particolare i servizi. Abbiamo obiettivi comuni. C’è e ci sarà il massimo impegno da parte di Amiu nel portare avanti il Piano industriale e soprattutto nel migliorare tutto ciò su cui già stiamo lavorando, dal punto di vista riorganizzativo, di efficientamento e di maggiore resa qualitativa del servizio».