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«Una vergogna quei cassonetti, il Noe e la Asl facciano qualcosa»: a Foggia nuovo esposto dei cittadini contro Amiu

 
Redazione Foggia

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«Una vergogna quei cassonetti, il Noe e la Asl facciano qualcosa»: a Foggia nuovo esposto dei cittadini contro Amiu

Nel mirino anche il Comune dei commissari: «Non vigilano come dovrebbero». E l'immondizia resta per strada

Mercoledì 05 Luglio 2023, 09:59

20:17

FOGGIA - Nuovo esposto da parte dei cittadini di varie associazioni (La società civile, Italia Nostra, Konsumer e numerosi privati cittadini firmatari) contro Amiu Puglia. Questa volta la denuncia punta il dito anche contro le responsabilità del Comune, che «non vigila come dovrebbe» sulla inadempienze contrattuali (rifiuti per strada, cassonetti maleodoranti e lasciati marcire, degrado in tutta la città). Situazione aggravatasi negli ultimi giorni dal blocco dell’impianto di biostabilizzazione di Passo Breccioso. Nell’esposto inviato, tra gli altri, al procuratore di Foggia, alla Corte dei conti, ai carabinieri del Noe e all’Asl Foggia, si denunciano una serie di presunte irregolarità nella gestione del servizio, peraltro ben visibili all’uomo della strada.

«Gran parte dei cassonetti - si legge - sono in condizioni di totale degrado, malfunzionanti e addirittura senza coperchio. Tale situazione incide sulla salubrità dell’ambiente. Sollecitiamo la Commissione ad attivare i propri poteri a tutela della salute dei cittadini, e il NOE a intervenire con urgenza per porre sotto sequestro tutti i mezzi e i contenitori non a norma. Tale situazione (che a distanza di due mesi dall’esposto è del tutto invariata se non peggiorata) integra – senza dubbio – un gravissimo inadempimento contrattuale da parte di AMIU. I cassonetti – oltre a non essere sostituiti quando danneggiati – non vengono MAI lavati. Lo stesso dicasi per gli automezzi. I cassonetti – sistematicamente debordanti di rifiuti – vengono svuotati meccanicamente, lasciando in modo permanente nei pressi dei cassonetti residui di rifiuti».

«Non viene mai eseguita la pulizia delle griglie stradali e bocche di lupo di scolo delle acque con l’utilizzo di scopa, zappetta, pala e ferri per la rimozione di eventuali ostruzioni con l’eliminazione di terra, detriti, erba e quant’altro concorra al blocco del regolare deflusso delle acque meteoriche nei pozzetti. Non ci risulta che il Comune di Foggia abbia contestato tali inadempienze ad AMIU. Non ci risulta che AMIU abbia trasmesso (nei 60 giorni seguenti alla firma del contratto) il piano di dettaglio di controllo della qualità dei conferimenti. Abbiamo appreso che solo pochi giorni fa è stato firmato il contratto con un tecnico incaricato della verifica della regolare esecuzione del contratto. Ciò non esonera, ovviamente, il Comune, nella persona del RUP e del legale rappresentante, dai propri obblighi di esigere, per conto della cittadinanza che paga il servizio, l’esatto adempimento del contratto. La raccolta differenziata è ferma a uno scandaloso 15 %, a fronte di un obiettivo del 65 % “a regime”. Tale enorme quantità di rifiuti indifferenziati è alla base della situazione disastrosa, rispetto alla quale AMIU tenta di sottrarsi alle proprie responsabilità».

Per il circolo Legambiente Gaia di Foggia «le lunghe file di camion di rifiuti bloccati per decine di ore davanti l'impianto di biostabilizzazione di Passo Breccioso sono l’emblema della scarsa capacità di far fronte al problema e ribadiscono, vergognosamente, che il sistema di gestione dei rifiuti non funzionava e continua a non funzionare. L’emergenza rifiuti a Foggia è diventata la normalità - sottolinea il presidente Giuseppe Maccione - con assenza totale di trasparenza e soprattutto di controlli. Non vi è modo di operare un controllo sociale da parte dei cittadini sul modo di operare di Amiu. Inevitabilmente il rallentamento della raccolta rifiuti in città ripropone l’annosa emergenza rifiuti che si è già trasformata in emergenza ambientale e igienico-sanitaria con blatte e topi che infestano la città. Intanto la raccolta differenziata al 15%, un dato da terzo mondo, evidenzia che il ciclo della raccolta dei rifiuti non si chiude e non potrà chiudersi per la straripante presenza di rifiuti indifferenziati. Mancano investimenti per l’acquisto di nuovi cassonetti, quelli vecchi, rotti e addirittura privi di coperchio non sono sostituiti e non assicurano la capienza per il conferimento. Il personale è insufficiente».

Rifiuti, Eta Manfredonia, 'sempre adempiuto a direttive Ager'

In merito a quelle che sono le difficoltà per la raccolta ed il conferimento dei rifiuti in provincia di Foggia, la società Eta Manfredonia, che gestisce l'impianto di stoccaggio in contrada Paglia a Manfredonia, in una nota precisa che «il 14 dicembre 2022, ovvero con 6 mesi di preavviso, ha inviato una comunicazione formale a tutte le parti interessate, tra cui Ager, Progetto Ambiente Foggia, Progetto Ambiente Lecce, avvisando che a partire dal 18 giugno al 12 luglio 2023 sarebbe stata programmata la fermata annuale per la manutenzione ordinaria della centrale». La società sottolinea che «a fronte della necessità di effettuare manutenzioni straordinarie, il cronoprogramma della manutenzione ordinaria è stato anticipato al 9 giugno 2023». Eta Manfredonia ha provveduto «in data 9 giugno a inviare una comunicazione formale ad Ager, Progetto Ambiente Foggia oltre che ai comuni di Manfredonia, Foggia e Cerignola per avvisare dell’anticipo della fermata». Nella stessa comunicazione si è anche sottolineato "che la fermata programmata sarebbe stata anticipata iniziando con le varie attività che erano previste a partire dal 18 giugno 2023». L’avvio della centrale «a seguito della fermata annuale programmata è previsto per il 7 luglio 2023», fanno sapere dall’azienda, «a fronte di quanto comunicato a dicembre 2022 ossia stop il 18 giugno e ripartenza il 12 luglio».

«Nonostante Eta Manfredonia sia un soggetto privato che non ha nessun accordo o contratto con Ager o con altre pubbliche amministrazioni, ma - prosegue la nota - opera sulla base di contratti con società private che dispongono di appalti municipali e che gestiscono il trattamento dei rifiuti ed in particolare producono il Css (combustile solido secondario), si è sempre dimostrata proattiva con Ager nella risoluzione delle problematiche sul territorio ed ha sempre adempiuto alle direttive di Ager stessa per la gestione dei flussi di Css da trattare» .

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