FOGGIA - Sei condanne per complessivi 26 e 4 mesi di reclusione nel processo abbreviato, con sconto quindi di un terzo della pena, a 6 foggiani coinvolti nel blitz del 14 ottobre 2022 e accusati a vario titolo di ricettazione ed estorsione da 500 euro per la restituzione di un’auto rubata il 28 febbraio 2022 e ritrovata dopo 48 ore (3 imputati); possesso illegale di un paio di pistole – una semiautomatica calibro 7.65 prodotta nell’ex Jugoslavia, e un revolver calibro 32 fabbricato in Spagna - sequestrate dalla Guardia di Finanza il 20 marzo 2022 (3 imputati); e furto di tre statue in ceramica e ferro costituenti decorazioni natalizie del valore di mille, sottratte i 9 dicembre 2021 da un negozio in centro (1 imputato). Il pm Rosa Pensa nell’udienza del 12 aprile aveva chiesto 6 condanne per complessivi 27 anni e 8 mesi.
Il gup Carlo Protano ha condannato a 9 anni e 10 mesi Andrea Carella, 26 anni, accusato di concorso in estorsione euro a un parente del derubato per la restituzione di una “Fiat Punto”, sottratta in piazza Sant’Eligio; ricettazione dell’utilitaria; e porto illegale di un revolver calibro 32 e di una semiautomatica calibro 7.65 sequestrati dalle Fiamme gialle il 20 marzo 2022 in una “Nissan Micra” nella disponibilità dell’imputato. Il pm aveva chiesto per Carella 9 anni; il gup gli ha inflitto 6 anni e 8 mesi per ricettazione e estorsione e ulteriori 3 anni e 2 mesi per il possesso delle armi; Carella è sotto processo anche davanti al gup di Bari con richiesta di condanna a 7 anni e 6 mesi avanzata dalla Dda per concorso in tentata estorsione di 2500 euro aggravata dalla mafiosità a un imprenditore, e porto illegale della pistola usata per avvertire la vittima esplodendo colpi contro il box di casa nel febbraio 2022.
Inflitti 6 anni e 8 mesi a Yari Saggese, 27 anni (6 anni la richiesta del pm) per concorso nella ricettazione della “Fiat Punto” e estorsione; 4 anni e 10 mesi a Pietro Giuseppe Piserchia, ventenne, per gli stessi reati (4 anni la richiesta del pm). Condannati a 1 anno e 6 mesi a testa Fabrizio Bevilacqua, 25 anni e Domenico Mario Russo, 23 anni (3 anni e 4 mesi la pena invocata dall’accusa) che avrebbero ricevuto/acquistato la pistola calibro 7.65 sequestrata a Carella. Due anni infine (come da richiesta del pm) a Angelo Matteo Maratea, 40 anni, per il furto di 3 statu.
L’inchiesta sfociò in 9 arresti il 14 ottobre di un anno fa, quando il gip firmò 4 ordinanze in carcere, e 5 ai domiciliari per tre filoni d’indagine: pizzo sull’auto; possesso di armi; furto nel negozio. Un quarto imputato di estorsione, Carlo Federico Rotunno di 32 anni fu rinviato a giudizio nei mesi scorsi ed è in attesa di giudizio; prosciolti 2 foggiani accusati di concorso nel furto delle statue perché per il reato in base al decreto Cartabia in vigore da fine dicembre 2022 si può procedere solo se c’è la querela della parte offesa. Gli avvocati Luigi Marinelli, Cecilia D’Alessandro, Carlo Alberto Mari, Ettore Censano, Antonietta Di Carlo e Michele Orsogna chiedevano assoluzioni e in subordine condanne al minimo della pena per i 6 imputati. Stralciata dalla Procura la posizione di vittima del pizzo e moglie.