FOGGIA - Il ritorno in panchina di Delio Rossi è dolce, il tecnico romagnolo apre con una vittoria la sua nuova avventura al volante dei «Satanelli» dopo i trascorsi in rossonero da capitano e allenatore. Il Foggia a Messina si rialza, respira, rivede la luce, sorride. Basta un gol di Frigerio ai rossoneri per piegare i siciliani, che provano a sfruttare il fattore campo per tornare al successo e riprendere la marcia-salvezza, ma incassano il secondo stop consecutivoOGG, si arrendono alla solidità e concretezza della formazione ospite, che sblocca il punteggio a metà della prima frazione e spreca diverse, limpide, occasioni per rendere più netta la vittoria, sia a pochi minuti dall'intervallo che nella seconda parte della ripresa.
Successo di platino dopo due sconfitte consecutive. Tre punti che consentono ai dauni di agganciare il Picerno al quarto posto in classifica e di ritrovare il feeling, fuori casa, con il successo, che mancava da oltre un mese (0-1 ad Andria, il 25 febbraio).
Nel Messina non c’è il grande ex di turno, Kragl: il tedesco è in infermeria per un infortunio muscolare. Out anche Iannone, e lo squalificato Trasciani. Assenze pesanti pure dall’altra parte, soprattutto in mediana. Il Foggia non può schierare Di Noia, fermato dal giudice sportivo. Indisponibili anche Di Pasquale, Vacca e Petermann.
Primi venti minuti di partita equilibrati. Squadre guardinghe, poche emozioni. Il terreno di gioco, in cattive condizioni, non favorisce lo spettacolo. Poi, in meno di un minuto, la gara decolla. Sia gli ospiti che i padroni di casa sfiorano il vantaggio. Doppia respinta di Fumagalli sulle conclusioni di Schenetti e Iacoponi. Poi rapido ribaltamento di fronte: Ibou Balde porge dalla fascia sinistra a Fofana, al centro dell’area, un pallone che va solo spinto in fondo al sacco. Il senegalese è solo, e ha la porta spalancata davanti a sé ma spedisce la sfera in curva. Pochi minuti dopo, il Foggia passa: da una rimessa laterale battuta da Costa, Ogunseye innesca Iacoponi con una sponda; il baby attaccante rossonero (tra i migliori in campo) s'invola per più di 40 metri mandando in confusione la difesa siciliana e serve una palla deliziosa al centro dell'area per il «taglio» di Frigerio, che a tu per tu con Fumagalli non sbaglia: 0-1. Il Messina prova a ripristinare la parità ma quando il Foggia affonda sulle fasce, con le folate di Garattoni o i cross di Costa sono dolori per i peloritani, che rischiano un paio di volte di subire un altro gol.
Nella ripresa i siciliani tentano di evitare il ko sfruttando tutti i cambi e aumentando il peso offensivo della squadra: non basta. Il Foggia non ha la brillantezza e l’energia del primo tempo ma presidia il campo con ordine, non corre particolari pericoli, sciupa un paio di ripartenze che avrebbero potuto mandare i titoli di coda sul match. Nel finale Fumagalli, il migliore del Messina, nega la rete a Peralta.
Vittoria numero 16, la settima fuori casa. Il Foggia riparte. Altre tre partite della stagione regolare davanti, poi i playoff. «Vittoria che ci dà morale - il commento a fine gara del neo tecnico rossonero, Delio Rossi -. Un successo che ci permette di lavorare con più serenità. La partita mi è servita per avere un quadro d'insieme più approfondito sulla squadra, le sue caratteristiche, come e dove possiamo fare progressi, perché c'è da migliorare. Ai ragazzi ho detto: "Giocate come sapete". Nel primo tempo avremmo potuto raddoppiare dopo il vantaggio, idem nella ripresa seppure siamo un po‘ calati fisicamente e il Messina ha provato a chiuderci nella nostra area giocando con palla lunga. Una vittoria non risolve i problemi ma è un primo passo. Ora guardiamo avanti e lavoriamo per cercare di fare il meglio possibile».