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Blocco rifiuti a Foggia, raccolta anche a mano

 
Redazione Foggia

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Blocco rifiuti a Foggia, raccolta anche a mano

Via l'immondizia di giorni. Progetto Ambiente replica all'Ager: «Il termovalorizzatore ha lavorato meno nel 2022»

Sabato 19 Novembre 2022, 13:08

FOGGIA - Nelle ore notturne la raccolta meccanica dei rifiuti avviene con mezzi meccanici, al mattino invece si procede con le squadre degli operai. Tra qualche mugugno consegnato alla Gazzetta: chi ha pensato alla salute dei lavoratori? Parliamo di rifiuti ampiamente contaminati, cumulati per giorni davanti ai cassonetti. A proposito dei cassonetti, altra domanda che non riesce a trovar risposta: si svuota l’umido, ma non i cassonetti della differenziata (carta, plastica, vetro) con la conseguenza che anche le buste dei foggiani che si ostinano a fare questo tipo di raccolta, rientrano nello scenario apocalittico di questi giorni.

Ma perché è accaduto tutto questo? I pareri sono contrastanti, poche fonti ufficiali. Il presidente di Ager Puglia, Gianfranco Grandaliano, sostiene che ci sia tanta immondizia per strada perchè «l’impianto di produzione di CSS (combustibile solido secondario), di proprietà pubblica e gestito in concessione da un operatore privato, nel periodo tra il 14 ottobre 2022 e il 4 novembre 2022, ha accettato conferimenti di rifiuto provenienti dall’impianto di TMB (trattamento meccanico biologico: ndr) di Foggia manifestamente inferiori al fabbisogno ordinario, nonostante vi fosse la sostanziale regolarità di funzionamento dell’impianto di termovalorizzazione (in contrada Paglia a Manfredonia: ndr)».

La società Progetto ambiente Foggia, che gestisce l’impianto in questione, respinge la testi di Grandaliano. «L’emergenza si protrae da mesi, l’arco temporale di riferimento preso da Grandaliano (14 ottobre-4 novembre) è assolutamente fuorviante oltre a nascondere le vere cause della crisi dei rifiuti come noto alla stessa Agenzia Regionale».

«Se si vogliono realmente capire le motivazioni e le cause che hanno portato all’attuale critica situazione dei rifiuti nella provincia di Foggia - sottolinea Progetto Ambiente - è opportuno, anzi necessario analizzare un periodo molto più lungo e quindi significativo. Con l’entrata in vigore del Piano regionale dei rifiuti del 28 dicembre 2021, l’impianto di Trattamento meccanico gestito da Progetto Ambiente deve conferire il CSS (Combustibile Solido Secondario) prodotto unicamente al Termovalorizzatore E.T.A., individuato come impianto minimo. Tale disposizione regionale non permette di fatto a Progetto Ambiente di sottoscrivere contratti con altri termovalorizzatori in quanto questi ultimi, ovviamente, richiedono una fornitura costante durante tutte le settimane e i mesi dell’anno, fornitura che la Progetto Ambiente Provincia di Foggia non può garantire in quanto costretta a conferire unicamente ad ETA. Il vero problema si pone quando la Centrale di Manfredonia non è in grado di accettare CSS a causa di disservizi e fermate impianto; nell’anno 2022 ancora in corso, come ben noto all’Ager la centrale Eta ha fatto registrare performance nettamente inferiori rispetto a quelle degli anni precedenti: un dato evidenzia in modo netto e chiaro la marcia alquanto instabile di Eta che ha fatto registrare il 36% in più di fermate rispetto all’intero anno 2021. Durante la fermata di Eta, l’impianto di Progetto Ambiente è costretto a produrre balle da stoccare nelle proprie aree autorizzate».

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