Cartelli scritti a mano con minacce al procuratore del Foggia, Ludovico Vaccaro, e a un maresciallo dell’Arma dei Carabinieri sono stati affissi ieri pomeriggio sui tronchi degli alberi che si trovano nella zona pedonale di Foggia.
«Procuratore Vaccaro visto che mi costringi a diventare un assassino, ti ammazzerò». E’ il contenuto di uno dei cartelli di piccole dimensioni. «Ho visto un uomo di circa 60 anni che attaccava questi manifesti» - racconta una testimone. "Mi sembra avesse un piccolo martello», aggiunge una donna. Dei fatti sono stati informati i carabinieri che stanno indagando e che stanno acquisendo i filmati delle numerose telecamere di sicurezza delle tante attività commerciali presenti nella zona.
«Abbiamo sollecitato più volte il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al fine di organizzare ed attivare interventi straordinari in terra di Foggia per contrastare le criminalità organizzata. Ci risiamo: manifesti con minacce di morte rivolte al procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, sono comparsi su alcuni alberi del centro della città nella serata di ieri. Minacce di morte sono state indirizzate anche ad un maresciallo dei Carabinieri. Tutto questo non è un gioco, insisto rivolgendomi direttamente al Ministro Lamorgese: intervenga immediatamente». E’ quanto dichiara il senatore pugliese Luigi Vitali, componente della Commissione Antimafia.
«C'è un momento in cui lo Stato deve fare quadrato e mostrare la sua forza e se qualcuno pensa di poter rivolgere minacce di morte a coloro che tengono alta la bandiera della legalità, ogni intervento opportuno risulta improcrastinabile. Quello che è accaduto a Foggia, dove sono stati affissi agli alberi dei cartelli con minacce di morte al procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, e ad un maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, è di evidente gravità». Lo dichiara il commissario regionale di Forza Italia, il deputato Mauro D’Attis. «Il ministro Lamorgese - prosegue - deve intervenire e noi sosterremo ogni sua iniziativa a riguardo: del resto, è da tempo che accendiamo i riflettori sul fenomeno dilagante della criminalità in Capitanata e dell’urgenza di tutelare la maggioranza dei cittadini perbene che chiede di poter vivere in condizioni di sicurezza e serenità».
Le parole di Piemontese
Gli episodi di matrice criminale che hanno allarmato, negli ultimi giorni, le nostre comunità devono fare mantenere alta la vigilanza democratica a difesa di imprenditori diventati simbolo di coraggio anti-racket, come Lazzaro D’Auria che stamattina ho raggiunto telefonicamente, sia dei massimi esponenti istituzionali dei presidi di legalità, come il procuratore della Repubblica di Foggia, Ludovico Vaccaro, al quale ho espresso la mia più sincera solidarietà». Lo dichiara il vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese. Il riferimento è sia alle intimidazioni subite da alcuni imprenditori negli ultimi giorni nel Foggiano, sia ai cartelli che sono stati affissi questa mattina su alcuni alberi a Foggia con minacce di morte al procuratore capo Ludovico Vaccaro, e a un maresciallo dei Carabinieri. «A prescindere dalla loro specifica gravità - riferisce - sono episodi che confermano la necessità che sia bandita dal consesso civile ogni espressione di illegalità che indebolisce l’opera di ricostruzione che sta impegnando la stragrande maggioranza dei cittadini, degli imprenditori, dei lavoratori e delle istituzioni della provincia di Foggia».
Il commento del commissario della Asl Foggia
«Le giunga la mia stima per il lavoro fatto sino ad ora, da lei e dall’intera Procura. Sono certo che proseguirete, con il sostegno di tutte le istituzioni, nella vostra azione, a difesa dei principi della Costituzione e della legalità». Il commissario straordinario della Asl Foggia Antonio Nigri, ha espresso così solidarietà al Procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro, per le minacce ricevute oggi. "Si tratta di un episodio gravissimo e inaccettabile -aggiungono dall’Asl Foggia - che colpisce un Uomo dello Stato che opera quotidianamente a garanzia della legalità e dei diritti delle persone. Un episodio riprovevole, meritevole della condanna dell’intera comunità foggiana, fatta di tante donne e tanti uomini perbene».
Le reazioni
«Dopo gli inquietanti episodi di Vibo Valentia è la volta di Foggia, altra città in cui l’intervento di contrasto alla criminalità organizzata viene condotto, da Magistratura e Forze dell’ordine, con efficacia e determinazione. Sul corso principale della città sono comparse minacce di morte contro il Procuratore di Foggia e un maresciallo dell’Arma dei Carabinieri. Scritti probabilmente deliranti la cui genesi non è agevolmente identificabile». Lo afferma in una nota la Giunta esecutiva centrale dell’Anm. L'Anm «nell’esprimere viva solidarietà al collega e all’esponente dell’Arma dei carabinieri destinatari delle vili intimidazioni, ritiene doveroso segnalare alle Autorità preposte l'esigenza di assicurare massima attenzione a tali allarmanti episodi, che trovano plausibilmente terreno fertile nel sempre più diffuso clima di denigrazione e delegittimazione della Magistratura».