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Linea ferroviaria Gioia-Altamura-Rocchetta-Lacedonia, al via il recupero storico

 
Redazione online

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Linea ferroviaria Gioia-Altamura-Rocchetta-Lacedonia, al via il recupero storico

La stazione di Rocchetta Sant'Antonio, nel foggiano

L'annuncio della partenza del cantiere del ministro della Cultura: «Sarà sviluppato il turismo lento»

Sabato 05 Marzo 2022, 17:19

ROMA - Tra i cantieri dei lavori propedeutici agli interventi sulle linee storiche gestite dalla Fondazione Ferrovie dello Stato italiane, annunciate dal ministro della Cultura Dario Franceschini, all'interno del fondo complementare collegato al Pnrr (definiti nel Piano attrattori culturalì finanziato con 1,460 miliardi di euro), vi è anche quello della linea Gioia del Colle-Altamura-Rocchetta Sant'Antonio-Lacedonia, che è stata sospesa nel 2016. La cosiddetta «Ferrovia delle Murge», che collega la Puglia e la Campania, fu inaugurata tra il 1891 e il 1892 e attraversa un’area di rilievo storico-naturalistico comprendente il Parco nazionale dell’Alta Murgia, il Parco naturale regionale Fiume Ofanto, il Subappennino Dauno e il Parco naturale regionale del Vulture.

Il viaggio in treno storico, quando sarà attuato il progetto di valorizzazione, partirà da Gioia del Colle, città di origine bizantina e teatro scelto da Pier Paolo Pasolini (oggi si tributa il suo 100° compleanno) per girare alcune scene del film Il Vangelo secondo Matteo, per giungere ad Altamura, centro noto in tutto il mondo per il suo squisito pane. Tappa finale è la stazione di Rocchetta Sant'Antonio Lacedonia, trait d’union tra la provincia di Foggia e quella di Avellino dove parte un’altra ferrovia storica che attraversa tutta l’Irpinia e giunge ad Avellino, Benevento e Napoli.

Le tratte protagoniste di questo primo stralcio del progetto ministeriale sono la Alcantara-Randazzo, la Gioia del Colle-Rocchetta e quella più a sud d’Italia, la Noto-Pachino. Le linee saranno recuperate utilizzando i 435 milioni di euro stanziati dal Ministero della Cultura, in collaborazione con la Fondazione FS italiane e realizzati tramite Rete Ferroviarie Italiana. «A termine dell’intervento - comunica il ministero della Cultura - sarà possibile far circolare i treni che permetteranno di nuovo ai viaggiatori di scoprire scorci panoramici da anni non più visitati. Il progetto rientra nel piano di promozione del turismo lento che mette in connessione le ferrovie storiche, i cammini e le ciclovie». Come ribadito più volte da Franceschini, «il potenziamento delle linee ferroviarie storiche, dei cammini e degli itinerari culturali saranno fondamentali per lo sviluppo e la valorizzazione in chiave culturale delle aree interne». I treni storici sono composti da locomotive a vapore, diesel o elettriche d’epoca al traino di carrozze di varie epoche storiche, e da automotrici in livrea originale. Su tutti gli itinerari, inoltre in composizione al treno c'è un bagagliaio adibito al trasporto gratuito di biciclette, proprio per consentire il trasporto intermodale, sempre in una modalità lenta e sostenibile. E' quanto viene evidenziato nel progetto ministeriale. 

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