Foggia - «Penso che Pavone e Zeman possano dare ancora tanto al calcio e al Foggia». Onofrio Barone promuove l’idea del club rossonero di provare a tornare grande riaffidandosi all’esperto direttore sportivo pugliese e all’allenatore boemo. «Non scopro io le qualità e la competenza di entrambi, le capacità che hanno e quanto possono dare a questa città che li ha tanto amati - aggiunge l’ex numero 10, tra i protagonisti di Zemanlandia e in rossonero per cinque stagioni consecutive, dall’87 al ‘92 -. La società ha deciso di riportare a casa una coppia che è stata vincente in passato, e che può esserlo ancora. Io me lo auguro di vero cuore. Spero che il Foggia possa far bene, divertire e vincere, conquistare quei risultati a cui il club e la città ambiscono, tornare dove merita di stare. Non sarà facile, perché la Serie C è un campionato molto duro. Stiamo parlando in questo caso, però, di un tandem eccezionale. Quando ho saputo del loro ritorno a Foggia ho provato grande felicità. Il mio auspicio è che questa società e i calciatori possano rivivere i trionfi che ho vissuto io con Pavone e Zeman quando ho indossato la maglia rossonera».
Palermitano, 57 anni il prossimo 4 luglio, «Nuccio» Barone ha collezionato quasi 180 presenze con il Foggia, fra campionati e coppe, ha realizzato 19 gol e portato al braccio la fascia di capitano, prima di essere ceduto al Bari al termine del primo anno di Zemanlandia nella massima serie. «Ho vissuto un’esperienza fantastica a Foggia - racconta l’ex centrocampista -. Cinque anni non sono pochi. Due promozioni conquistate. La squadra era in C1 quando arrivai, la lasciai in Serie A. Foggia mi ha dato tanto, ed io ho dato tanto al Foggia». Nei giorni scorsi, Barone è tornato nel capoluogo dauno per partecipare all’evento «Foggia Legends, un secolo di stelle», la reunion dei grandi del passato che ha celebrato i 101 anni del club rossonero: ha riabbracciato Signori, Padalino ed altri ex compagni di squadra. «Un bel momento di festa, sono riaffiorati alla mente tanti bei ricordi», sottolinea Barone, che è in attesa di nuove opportunità per tornare sui campi e chissà che in futuro non possa nascere una collaborazione con il Foggia: «Per il momento sono fermo, aspettando che si muova qualcosa - spiega il numero 10 di Zemanlandia -. L’ultima esperienza l’ho avuta con il Palermo, nel settore giovanile. Mi sono occupato dei 2005, mi sono divertito molto. È stata una bella avventura. Poi, il fallimento della precedente società rosanero e il Covid hanno bloccato tutto. A Foggia mi sento come a casa, quando mi chiamano rispondo sempre presente, ci vado di corsa. Ai tifosi rossoneri c’è poco da dire: quando ero qui non ci hanno mai abbandonato, sono stati davvero il dodicesimo uomo in campo, e sicuramente continueranno a dare il loro contributo alla società e alla squadra. Per realizzare grandi imprese l’ambiente deve essere compatto, supportare il lavoro della società, del mister, dei calciatori. Se non si è uniti, non si va lontano».