Sabato 06 Settembre 2025 | 18:54

Cerignola, roghi notturni e cattivo odore: proteste dai rioni per l'inquinamento

 
Michele Cirulli

Reporter:

Michele Cirulli

Cerignola, roghi notturni e cattivo odore: proteste dai rioni per l'inquinamento

Causati dall’incendio di stoppie e tubicini di plastica usati nei campi

Lunedì 21 Settembre 2020, 14:19

CERIGNOLA - Roghi notturni, piaga del Basso Tavoliere. Anche quest’anno, in concomitanza con l’estate, si perde il conto dei roghi nelle zone di Cerignola e dei Cinque Reali Siti. Un fenomeno, quello dei fuochi nelle campagne, che in estate assume connotazioni più importanti poiché lo smaltimento illecito di rifiuti è abbinato all’incendio di sterpaglie e dei tubicini in plastica utilizzati in agricoltura.

Che le nubi di fumo che ogni sera avvolgano le città ammorbando l’aria dipendano solo dalle pratiche agricole è azzardato affermarlo. Non di rado nell’agro del Basso Tavoliere, come dimostrato da vecchie e nuove inchieste giudiziarie, è letteralmente fuori controllo l’attività di bruciatura illegale dei rifiuti industriali e non. Nell’ultimo anno, poi, rifiuti apparentemente trattati sono stati “parcheggiati” nelle campagne di Stornarella e di Cerignola.

L’ultimo ritrovamento a metà agosto, nei pressi della località “Moschella”, frazione del centro ofantino, quando è stato scoperto un carico di rifiuti presumibilmente abbandonati in loco da un compattatore proveniente da fuori regione. A testimonianza che, con ogni probabilità, il flusso illecito dell’immondizia non si è mai fermato, e soprattutto quello che mette in connessione la Capitanata con le province campane appare un settore florido.

Dalla strada statale le città appaiono fortemente coperte da nubi. A nulla servono le proteste dei cittadini, che non solo sui social esprimono il loro dissenso rispetto ad una “normalità” che non mostra vie d’uscita. Già dall’anno scorso, nonostante la promessa di intensificazione dei controlli nell’agro del Basso Tavoliere, e nonostante i vertici in Prefettura a Foggia, l’attività non diminuisce. Anzi. Dal quartiere “Torricelli” al quartiere “Scarafone”, dai quartieri centrali a quelli più periferici, il cattivo odore di bruciato invade ogni casa.

Dunque, il combinato disposto di attività illecita di smaltimento dei rifiuti dei gruppi criminali e le pratiche non normate sull’accensione delle stoppie e dei residui vegetali innescano la miccia per numerosi roghi in tutto il Basso Tavoliere. Sarebbe dunque necessaria una seria e mirata campagna di controlli e di monitoraggio, considerato che, ormai da anni, l’agro del Basso Tavoliere, dai Reali Siti a Cerignola, è diventato terra di nessuno, con attività illecite all’ordine del giorno.
Difficile fare una stima del numero di incendi: molte volte non vengono nemmeno censiti, ma a identificarli è solo il puzzo che volteggia in tutta la città.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)