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Foggia, gli «Oss» idonei: «Fateci lavorare»

 
Massimo Levantaci

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Massimo Levantaci

Infermieri licenziati al San Carlo di Potenza: reparti «svuotati»

Dattoli e Piazzolla: «Assunzioni già scattate, saranno sostituiti gli interinali»

Martedì 25 Agosto 2020, 09:34

13:58

Foggia - «Siamo vincitori di concorso e invece si continuano a rinnovare i contratti di colleghi entrati in servizio per l’emergenza Covid con rapporti di lavoro di due mesi e che poi sono stati prorogati… Ma stiamo scherzando?!», scrivono in una lettera alla Gazzetta alcuni operatori socio-sanitari idonei nella graduatoria del famigerato «concorsone» bandito dal Policlinico Riuniti per tutti gli ospedali e le Asl pugliesi. I lavoratori (sono decine le sollecitazioni di questo tenore) lamentano di essere stati “scaricati” dalle aziende sanitarie che avrebbero dovuto assumerli dopo l’ufficializzazione dell’ultima graduatoria (18 aprile) in base al numero delle assunzioni già programmate per ogni singola Asl e nei due policlinici regionali (Bari e Foggia). E invece in corsia ci sarebbero ancora «tantissimi precari», come si sottolinea anche un po’ spregiativamente in alcune delle mail «con contratti rinnovati fino a gennaio 2021».

Gli idonei sono 2445 in Puglia su 24 mila domande presentate. Ma gli assunti potrebbero essere molti di più, «fino a 3500 comprendendo anche gli interni idonei già inseriti in graduatoria», la stima del direttore generale del Policlinico di Foggia, Vitangelo Dattoli. Concorsone che entra nel vivo proprio in questi, anzi è già entrato nel vivo con la chiamata in servizio «dei primi 75 idonei in graduatoria ai Riuniti avvenuta il primo agosto», puntualizza Dattoli. «Altre 75 assunzioni sempre al Policlinico foggiano scatteranno il primo settembre - annuncia il dg - per un totale di 150 neoassunti in corsia ai primi del nuovo mese».

Ma forse il problema è più di carattere generale: «Solo il Policlinico di Foggia e l’Asl di Barletta, Andria, Trani hanno già provveduto ad attingere alla graduatoria del concorsone», la chiave di lettura fornita dal manager foggiano. Si sta tuttavia muovendo in questa direzione anche l’Asl di Foggia: «Abbiamo programmato 260 nuove assunzioni di Oss dall’1 settembre - afferma il direttore generale Vito Piazzolla - più altri 30 vincitori di concorso interni, già nei ranghi come Ota (operatore tecnico addetto all’assistenza: ndr). Sono atti di programmazione concordati con la Regione, parliamo di assunzioni triennali con relativa copertura di spesa». Il rinnovo dei lavoratori interinali riguarderebbe dunque soprattutto le Asl delle altre province, lo scoglio sarebbe questo. Tuttavia gli intoppi sull’approvazione della graduatoria, rivista ben tre volte a seguito di contestazioni ed errori, hanno costretto anche l’Asl e il Policlinico di Foggia a confermare nei contratti il personale chiamato in sostituzione degli idonei del «concorsone».

«Non potevamo fare altrimenti - chiarisce Piazzolla - con un’emergenza sanitaria in atto». «Capisco l’esigenza di tornare al lavoro - riflette Dattoli - ma le lettere che stanno arrivando anche a me tradiscono un’ansia che in alcuni casi non si giustifica: ricordo che circa la metà degli Oss in servizio nel primo gruppo dei 150, ha chiesto di poter differire la data d’inizio del nuovo incarico poichè c’erano in essere altri rapporti di lavoro».

Gli idonei invece temono che dietro i rinnovi degli interinali si nascondano altre esigenze: «Noi siamo gli incompetenti, che abbiamo paura di entrare nei reparti. Illazioni a cui preferiamo non rispondere…». «Così facendo - aggiungono - si continua a negarci un diritto. Gli spettatori di tutto questo, che potrebbero fermare quest'ingiustizia, continuano impassibili a godersi lo spettacolo. Quella che viene definita una lotta tra precari e idonei è una conseguenza di una legge che non viene rispettata».

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