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Telemedicina a Foggia, un'app gestisce i malati cronici

 
Redazione online

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Emiliano, con telemedicina risparmiati 30 milioni

Il Covid19 ha imposto la necessità di gestire, confinare, monitorare a domicilio le persone positive e i contatti stretti per consentire loro di mantenere una condizione clinica tale da non dover ricorrere all’ospedalizzazione

Domenica 26 Luglio 2020, 21:34

La telemedicina riesce a superare i limiti imposti dal coronavirus e ridisegnare e riorganizzare l’intero Sistema Sanitario. Anche alla Asl di Foggia il percorso di digitalizzazione è stato velocizzato per venire incontro alle necessità dei pazienti.
Dopo che il coronavirus ha dismesso le vesti di epidemia per dilagare tra i continenti di cui la globalizzazione ha abbattuto confini e barriere, le Aziende Sanitarie Locali hanno dovuto riformulare l’assistenza territoriale sulla base delle esigenze sopraggiunte.
Il Covid19 ha imposto la necessità di gestire, confinare, monitorare a domicilio le persone positive e i contatti stretti per consentire loro di mantenere una condizione clinica tale da non dover ricorrere all’ospedalizzazione.

Ed è qui che è entrata in gioco la sanità digitale.
La Asl Foggia ha, pertanto, impresso una accelerata al processo di digitalizzazione già in atto e ha rimodulato il «Progetto Diomedee» adattandolo alle sopraggiunte esigenze collegate all’emergenza sanitaria.
Il progetto è stato sviluppato inizialmente per la gestione delle cronicità nelle Isole Tremiti (denominate, appunto, «Diomedee») e nei piccoli comuni (distanti più di un’ora dal Pronto Soccorso più vicino).
Il gruppo di lavoro, composto dal Servizio infermieristico territoriale e dai Sistemi informativi aziendali, ha elaborato, in collaborazione con l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems) della Università Cattolica del Sacro Cuore, un modello di assistenza e di presa in carico che utilizza software espressamente realizzati e sviluppati sulle esigenze specifiche della Asl Foggia.

Il sistema associa all’utilizzo di App e strumenti digitali di uso comune e gratuiti, una cartella clinica informatizzata, con la quale gli operatori possono monitorare e condividere tutti i parametri clinici del paziente, compresa la terapia farmacologica.
I dati afferiscono alla Centrale operativa territoriale dove operano infermieri, espressamente formati, che informano costantemente i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta sull’esito del monitoraggio dei relativi pazienti e attivano, in caso di necessità, gli specialisti aziendali per consulenze di varia tipologia.
«Nella fase critica della diffusione del contagio – spiega il Direttore generale della Asl Foggia, Vito Piazzolla - il sistema di telemedicina, teleconsulto, teleassistenza, televisita e telemonitoraggio ha offerto la risposta adeguata alla necessità di monitorare a distanza i pazienti positivi al Covid19, in condizione di isolamento domiciliare in abitazione o presso le strutture sanitarie e socio-sanitarie residenziali. Il sistema ha permesso di assicurare l’assistenza anche ai pazienti cronici nella fase di sospensione delle attività ambulatoriali a causa delle misure di sicurezza anti-Covid. Ciò è stato possibile grazie alla flessibilità delle scelte progettuali e dei modelli adottati e all’utilizzo di appositi manuali operativi.

Oggi, superata la fase iniziale dell’emergenza, tutto il sistema di telemedicina torna alla sua originaria missione e allarga verticalmente la sua applicazione».
La telemedicina trova applicazione in diversi servizi: gestione del percorso nascita, attività di supporto nella neuropsichiatria infantile, gestione informatizzata delle dimissioni protette, gestione dei pazienti oncologici, e, a breve, dei pazienti diabetici. Il tutto in un’ottica di integrazione e interazione tra attività ospedaliere e territoriali.
La telemedicina accompagnerà anche l’intero percorso di Assistenza Domiciliare Integrata che, a partire da agosto, sarà operativo su tutto il territorio provinciale.

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