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Foggia, sassi contro migranti mentre andavano nei campi: arrestati 2 giovani

 
Redazione online

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Sono un 21enne e un 22enne, intercettati grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona

Mercoledì 16 Ottobre 2019, 13:41

18:34

Con le accuse di lesioni personali pluriaggravate, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, sono stati messi ai domiciliari i foggiani Pasquale Verderosa, 22 anni; e Antonio Salvatore Doniaquio, 21 anni, quest’ultimo con precedenti di polizia. I due sono accusati di aver colpito al viso con pietre sei braccianti stranieri alla periferia di Foggia, la scorsa estate.

Secondo le indagini della polizia, i due indagati, il 23 luglio scorso in via Manfredonia, hanno colpito al volto un gambiano che era in sella alla sua bicicletta con pietre scagliate da un’auto. Qualche ora prima, con la stessa modalità e sulla stessa strada, avevano ferito al viso due senegalesi; mentre il 15 luglio avevano scagliato pietre dall’auto contro due senegalesi e un ganese.

All’identificazione dei due arrestati si è arrivati grazie alla visione delle immagini delle telecamere di sicurezza posizionate nella zona.

«Gli indagati hanno mostrato una spiccata propensione a delinquere, impermeabile al tempo ed ai danni arrecati alle vittime. Il programmato, reiterato e gratuito ricorso alla violenza dà contezza di personalità incuranti delle conseguenze del proprio agire, e della concreta possibilità di provocare anche la morte delle vittime». Lo scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari disposta nei confronti di Pasquale Verderosa, 22 anni; e Antonio Salvatore Doniaquio, 21 anni; accusati i aver colpito al viso con pietre sei braccianti stranieri alla periferia di Foggia, la scorsa estate.

«Gli indagati, quindi - si legge nel provvedimento - si dimostravano sprezzanti della vita e della incolumità altrui, adusi a sbeffeggiare ed esercitare violenza ai danni di soggetti deboli che alle prime luci dell’alba si recavano con le biciclette a lavorare nei campi».

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