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Foggia, calci e pugni ai passanti: denunciati due minori, identificato un 11enne

 
Redazione online

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Proseguono le indagini grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza

Lunedì 14 Ottobre 2019, 16:14

19:38

Sono stati identificati alcuni degli aggressori, tutti minorenni, che negli ultimi giorni a Foggia stanno prendendo di mira i passanti, colpendoli con calci e pugni. I poliziotti hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minori due ragazzi di 14 e 15 anni, che il 6 ottobre hanno aggredito un 63enne foggiano in via Loffredo, strattonandolo fino a farlo cadere: nell’impatto con il suolo l’uomo ha riportato la frattura dell’omero.

Identificato anche l’11enne che sabato scorso, 12 ottobre, insieme con alcuni coetanei ha aggredito in pieno centro un ragazzo di 15 anni colpendolo con pugni al viso. Il ragazzino è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari.

Proseguono le indagini sull'aggressione subita da un uomo di 50 anni da una quindicina di adolescenti, sabato sera in via degli Scopari. La polizia sta analizzando i filmati delle le camere di sicurezza della zona.

«È indispensabile che i corpi sociali e tutte le agenzie educative facciano ogni sforzo perché quotidianamente siano al fianco di chi in divisa, con sacrificio, si spende per i nostri giovani e l’intera comunità. E' l’unico antidoto per guardare con speranza ai nostri giovani». Lo scrive il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, in una lettera aperta con cui risponde alla missiva ricevuta ieri dal 50enne aggredito sabato sera a Foggia da un gruppo di una quindicina di adolescenti. L’uomo, che è la terza vittima in due settimane dei gruppi di minorenni che a Foggia stanno aggredendo i passanti, definiva «mafiosi» gli atteggiamenti dei ragazzini e si domandava come fosse possibile che «queste bestie» siano "lasciate libere di aggredire noi e i nostri figli».

«Ho ulteriormente apprezzato le sue parole - scrive il prefetto - perché ha indicato un percorso virtuoso di legalità affidandosi allo Stato e dalle sue articolazioni territoriali». "L'unica scelta possibile - rileva Grassi - è a favore dello Stato e delle sue leggi. Non c'è altra soluzione o altra strada, ed è per questo che la sua testimonianza assume un enorme valore per i cittadini che intendono fornire il loro contributo che spesso risulta determinante».

«Mi sento - conclude il prefetto - di rassicurarla sullo sforzo investigativo da parte delle forze dell’ordine impegnate a individuare gli autori delle aggressioni».

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